Ucciso da un cinghiale. L'addio a Giulio. "Quel disperato grido di aiuto, poi niente più"

I compagni di caccia, presenti al funerale, hanno ricostruito, tra le lacrime, il terribile incidente

Folla a Castellazzara ai funerali di Giulio Burattini

Folla a Castellazzara ai funerali di Giulio Burattini

Castell'Azzara, 21 gennaio 2022 -  " Era un ragazzo che amava la sua famiglia, il suo lavoro e la sua grande passione, ovvero la caccia". Lo hanno ribadito alcuni compagni di Giulio Burattini che con lui condividevano le battute di caccia al cinghiale. Ieri la ‘squadra’ di Castell’Azzara, a cui il trentaseienne apparteneva, era presente in blocco al funerale, incredula per il terribile incidente accaduto mercoledì nei boschi dell’Amiata, appena fuori il paese di Castell’Azzara. "Quel grido di aiuto e poi niente più – commenta un cacciatore fuori dalla chiesa – una tragedia a cui veramente facciamo fatica a dare una spiegazione". 

A ricordarlo come fosse ancora tra la comunità sono però anche gli amici e ieri ai funerali ce n’erano veramente tanti. I compagni di vita, quelli con cui condivideva la quotidianità, gli amici del passato con cui aveva fatto le scuole superiori, gli amici occasionali e i conoscenti. "Giulio era una persona leale – ricorda un amico, fuori dal portone della chiesa – un uomo diretto, un uomo che in tutte le cose che faceva ci metteva dedizione e passione. Amava la natura, la sua grande passione era la caccia. Avrò sempre un grande ricordo di lui, dei nostri anni trascorsi in paese a giocare e a vivere la nostra gioventù in maniera spensierata". 

Il sindaco del comune di Castell’Azzara, Maurizio Coppi, anche lui ieri presente al funerale del giovane non riesce ancora a realizzare quanto accaduto. "Oggi ( ieri per chi legge) la nostra comunità si stringe intorno al grandissimo dolore della famiglia – commenta Coppi – alla famiglia, al babbo che se lo è visto morire davanti, alla compagna e alla figlia di Giulio va il mio pensiero. La speranza è che la forza della nostra comunità riesca, anche se in piccola parte, a far sentire meno soli i familiari di Giulio. Sono veramente sconvolto per quanto accaduto". 

Ieri le vie del paese erano più deserte e silenziose del solito, nessuno aveva voglia di parlare, anche solo dire una parola. La mente di tutti è andato a questo giovane padre, ben voluto da tutti, che troppo presto ha lasciato la sua famiglia e soprattutto la sua banbina di appena sette anni.