Ricoverata al Meyer la piccola Sofia. Il padre: "Si è aggravata dopo l'interruzione dell'infusione di staminali"

La famiglia della bambina, affetta da leucodistrofia metacromatica, è convinta della validità del metodo Stamina che è al centro di polemiche e di un'inchiesta giudiziaria L'ASSOCIAZIONE "VOA VOA" IN PIAZZA / I GENITORI DI SOFIA ALLA "NAZIONE" / LA VIDEOCHAT CON I GENITORI DI SOFIA / GARA DI SOLIDARIETA' CON SOFIA /

I genitori di Sofia, Caterina e Guido

I genitori di Sofia, Caterina e Guido

Firenze, 3 luglio 2014 - Si aggravano le condizioni di Sofia, la bambina di quattro anni diventata il "simbolo" della sperimentazione medica basata sulle infusioni di cellule staminali, il metodo "Stamina" ideato da Davide Vannoni e al centro di numerose polemiche (la comunità medica non ne riconosce la validità) e di un'indagine della magistratura.

Adesso Sofia si trova ricoverata al pediatrico Meyer di Firenze. Non è la prima volta, ma, "a dicembre si era trattato di una bronchite, questa volta siamo tornati all'ospedale per gli effetti della sua patologia, la leucodistrofia metacromatica", come spiega il padre della piccola, Guido Ponta de Barros.

Per i genitori di Sofia, il suo aggravamento è la conseguenza della interruzione delle infusioni: "L'ultima - precisa de Barros - doveva essere effettuata il 17 febbraio, siamo fermi alla sesta, quella dello scorso 17 dicembre. Ed è la prima volta che la piccola viene ricoverata per gli effetti della patologia". Ponta de Barros parla del comportamento dei medici del Meyer: "Scrollano le spalle, spiegano che è tutto legato alla malattia, l'unica cosa che hanno saputo fare è duplicare la dose di psicofarmaci. Sofia appare così sempre più vicina ad uno stato vegetale".

I genitori di Sofia, come molti altri in tutta Italia, credono ancora nella validità del metodo Stamina: "L'opinione pubblica _afferma de Barros_ è stata plagiata da un'informazione che ha voluto dire tutto il male di queste terapie allacciando l'aspetto scientifico a quello amministrativo, politico, di cronaca giudiziaria e quindi tralasciando ciò che di buono questa storia può lasciare per il futuro". Quello di Stamina, "èun caso virtuoso ma che ha le sue ombre. Per dei peccati veniali si è messo tutto al rogo, come i libri durante la rivoluzione culturale in Cina. Soltanto Federico Mezzina, tramite una dura battaglia legale, ha avuto recentemente un'infusione, concessa _conclude il padre di Sofia_ dal tribunale di Pesaro".

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