Terremoto in Umbria, pronto soccorso arte: restauratori in partenza da Firenze

Presentato il progetto 'Firenze per la salvezza del patrimonio artistico dell'Umbria' con gli esperti diplomati all'Opificio delle Pietre dure. Il Maggio Musicale si esibirà al Mandela per raccogliere fondi

Crollata per il terremoto la basilica di San Benedetto a Norcia (Lapresse)

Crollata per il terremoto la basilica di San Benedetto a Norcia (Lapresse)

Firenze, 25 novembre 2016 - Firenze si mobilita in soccorso delle opere d'arte colpite dal terremoto in Umbria. E lo fa con una task-force di giovani restauratori fiorentini diplomati all'Opificio delle Pietre Dure che andrà in Umbria in aiuto della soprintendenza locale per gli interventi di messa in sicurezza delle opere danneggiate. È il progetto 'Firenze per la salvezza del patrimonio artistico dell'Umbria' ideato e sostenuto da Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Opificio delle Pietre Dure, Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino in collaborazione col Nelson Mandela Forum e in accordo con le sovrintendenze dell'Umbria.

Per potenziare il progetto e aumentare il numero di tecnici, l'Orchestra e il Coro del Maggio Musicale Fiorentino coi solisti Barbara Frittoli, Anna Maria Chiuri, Massimo Giordano e Carlo Colombara, diretti da Zubin Mehta terranno un concerto il 14 dicembre alle ore 20 al Mandela Forum (biglietto 30 euro), il cui ricavato sarà destinato al progetto in quanto tutte le maestranze offrono gratuitamente la propria prestazione.

Nel dettaglio, la task-force, operativa entro Natale, sarà composta da 10-12 diplomati dell'Opificio; per un anno presteranno servizio sotto il coordinamento dell'Opificio nel deposito di Spoleto allestito dalla Soprintendenza dell'Umbria. Secondo le prime ipotesi, potrebbero essere censiti ed esaminati fino a 2.000 manufatti. Di ciascuno sarà redatta una scheda con valutazione del danno e necessità di restauro, sarà valutato il codice di priorità di intervento e saranno compiute le prime operazioni per mettere in sicurezza l'opera.

Il progetto, per il quale la Fondazione ha stanziato 130.000 euro, prevede per i giovani restauratori un compenso mensile, un forfait per le spese di vitto e di trasferta e il sostegno per i costi dell'alloggio da attivare tramite convenzione con una struttura ricettiva locale. L'iniziativa è stata presentata oggi all'Opera di Firenze, tra gli altri, dal direttore generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze Gabriele Gori, dal Sovrintendente della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino Francesco Bianchi, dal Direttore del Segretariato regionale dei beni e delle attività culturali e del turismo per l'Umbria Luisa Montevecchi.

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