Tessile e calzaturiero in sciopero, la manifestazione a Firenze / FOTO

Braccio di ferro sul rinnovo dei contratti nazionali

La manifestazione del tessile (foto Giuseppe Cabras/New Pressphoto)

La manifestazione del tessile (foto Giuseppe Cabras/New Pressphoto)

Firenze, 13 gennaio 2017 - Questa mattina a Firenze i lavoratori dei settori tessile-abbigliamento e calzature arrivati da tutta Italia hanno manifestato a Firenze dando vita a un corteo per i rinnovi dei contratti nazionali di lavoro 2016-2019, fermi al palo da oltre 10 mesi.

“Le nostre controparti si ostinano a proporci modelli salariali e normativi che non ci appartengono, noi siamo abituati ad un sistema di relazioni industriali solido, partecipativo, in cui si discute tutto”: così ha esordito Emilio Miceli, segretario generale della Filctem-Cgil, al comizio della manifestazione indetta da Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil.

“E se adottiamo un modello di verifica ex post dell'inflazione, non solo gli aumenti saranno erogati dopo 18 mesi e già corrosi dall'inflazione in corso, ma non terremo più in piedi il contratto come organismo vitale che regola il rapporto tra lavoratore e impresa. I rinnovo contrattuale noi lo vogliamo fare sul serio e il salario non lo decide l'Istat ma il negoziato!”: ha proseguito il leader sindacale.

“Lo diciamo pure ai calzaturieri – ha aggiunto Miceli – che pure hanno fatto un passo in avanti dichiarando che il modello salariale di Smi loro non lo adotteranno, è il momento del coraggio per chiudere questo contratto. Per questo oggi abbiamo scioperato perché c'è sempre più bisogno di costruire un contratto che abbia coordinate chiare e forti”.

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