ILARIA BIANCALANI
Cronaca

Processionaria, Confagricoltura: "Serve una task force contro l'invasione"

Allarme all'indomani dell'epidemia di viale Guidoni a Firenze

La processionaria

La processionaria

Firenze, 17 marzo 2017 - “E’ necessario istituire una task force per combattere l’invasione delle processionarie”. Sono le parole di Francesco Mati, vicepresidente di Confagricoltura Pistoia e presidente del Distretto Vivaistico, all'indomani della nuova epidemia che ha riguardato viale Guidoni a Firenze.

“Intervenire contro il proliferare delle processionarie sulle conifere e nei giardini della nostra città, è difficile e costoso. Per il privato sussiste infatti l’obbligo di procedere con la disinfestazione, ricorrendo a professionisti in grado di eliminare i nidi del bruco. Si tratta di un problema che interessa gran parte del nostro territorio in periferia, nelle zone demaniali di pertinenza delle Province, dove si trovano decine di piante infestate che non saranno trattate per carenza di fondi. Questo mancato intervento potrebbe vanificare gli sforzi dei cittadini e delle amministrazioni comunali, facendo tornare le processionarie in città, dalle zone più periferiche. Se è impossibile contrastare il lepidottero nei boschi, serve invece fare tutto il necessario negli spazi di confine”.

E il problema sembra essere aggravato anche dalle lungaggini. “Negli ultimi anni – prosegue Mati - le soluzioni necessarie contro la recrudescenza di queste patologie, sono state rallentate dalla lentezza della burocrazia. I tempi di intervento della pubblica amministrazione richiedono mesi di attesa, rendendo inutile qualsiasi iniziativa di contrasto al proliferare dei parassiti sulle piante degli spazi pubblici e privati. Le processionarie si manifestano molto velocemente e richiedono quindi una risposta e una soluzione decisa e immediata. Per questo motivo, è necessario iniziare ad affrontare immediatamente la situazione, iniziando a lavorare oggi per l’emergenza futura”. Nelle zone dove non interviene la disinfestazione, c'è un pericolo tangibile. “I bruchi – evidenzia Mati – possono in questo modo completare il loro ciclo biologico, trasformandosi in farfalle pronte a depositare uova in tutte le conifere presenti nel raggio di molti chilometri”. E la minaccia non riguarderebbe solo le piante. “L’emergenza si aggrava a causa delle conseguenze derivanti dal contatto umano con il parassita – conclude Mati - La peluria della processionaria è difatti altamente urticante e in grado di provocare shock anafilattico e altre gravi patologie. La processonaria rappresenta inoltre una minaccia mortale per i nostri animali domestici: un cane che la morde rischia dall'amputazione della lingua fino al decesso”.  

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro