David di Michelangelo, stop all'uso commerciale dell'immagine: c'è l'ordinanza

Il tribunale di Firenze fissa un particolare divieto rivolto soprattutto contro i bagarini

Il David alla Galleria dell'Accademia

Il David alla Galleria dell'Accademia

Firenze, 23 novembre 2017 - Stop all'uso commerciale del David di Michelangelo. Un'ordinanza epocale, quella del tribunale di Firenze, ha ha vietato lo sfruttamento indiscriminato di un'icona di Firenze sul territorio nazionale ed europeo. Il tribunale fiorentino ha accolto la domanda dell'Avvocatura dello Stato che aveva adito l'aula contro una società privata che vendeva fuori dalla Galleria dell'Accademia, biglietti a prezzo maggiorato (16 euro contro gli otto sul canale ufficiale autorizzato dal Mibact) utilizzando sul materiale promozionale cartaceo e web la fotografia del David.

L'immagine del David è utilizzata a livello internazionale e compare anche su molti gadget in vendita nelle bancarelle: dalle classiche cartoline ai grembiuli da cucina, agli indumenti intimi, di certo la sentenza apre un fronte. Resta da capire quale sarà la portata della sentenza che apre un fronte anche tra i produttori di souvenir.

Ha commentato l'ordinanza del tribunale fiorentno anche la direttrice della Galleria dell'Accademia di Firenze, Cecilie Hollberg: "E' un precedente e un modello: tanti altri musei, vittime della piaga della vendita di biglietti a prezzo maggiorato, possono ora intraprendere questa strada legale perché il diritto vinca su quella che di fatto è una truffa verso i visitatori". A promuovere l'azione legale è stata proprio la Galleria dell'Accademia, che ospita il capolavoro rinascimentale. "Questa - aggiunge Hollberg - è una vittoria per tutti i beni culturali nazionali. Ora, con questa pronuncia, tutti si mettano in marcia per tutelare i loro tesori dai fenomeni di sciacallaggio. E per quanto riguarda l'Accademia, il mio piano è di stanare una per una le società che fanno affari con l'immagine del nostro David e impedire loro di continuare questo sfruttamento".

Soddisfatto anche il sindaco di Firenze, Dario Nadella: «Questa ordinanza è un primo segnale concreto. Ora il compito di tutti, istituzioni, cittadini e imprese, è quello di applicarla e farla rispettare. L'immagine di Firenze non deve essere sfruttata commercialmente senza limiti e senza regole».

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