Verona-Empoli, l'esultanza di Saponara
Verona, 17 maggio 2015 - Il Verona blocca gli azzurri e si aggiudica la sfida del Bentegodi per 2-1, con la tranquilla truppa di Sarri che resta così ferma a quota 41 punti in classifica. L'Empoli parte molto forte, confermando l'ottimo stato di forma e il bel gioco, marchio di fabbrica di tutta la stagione. E' così che dopo appena sei minuti Maccarone, serve una palla filtrante in area di rigore, Moras perde l'equilibrio e Saponara può raccogliere la palla e spiazzare Rafael per il momentaneo vantaggio azzurro. Il Verona però si dimostra squadra viva, non molla e dopo una botta di Zielinski al 16' che fa la barba al palo, prima Greco sfiora il pari sugli sviluppi di un corner, poi Toni colpisce in pieno la traversa al 21' e Moras al 24' concretizza gli sforzi della formazione di casa deviando con un bel colpo di testa nel cuore dell'area di rigore una punizione scodellata nel mezzo da Obbadi: 1-1 e tutto da rifare per gli uomini di Sarri.
Ma ad andare ancora vicini a segnare sono di nuovo i gialloblù, con Toni che al 44' conclude in spaccata raccogliendo un cross dalla sinistra di Hallfredson e soltanto un riflesso super di Bassi, in campo dal primo minuto al posto di Sepe, seguito da una respinta provvidenziale di Barba sulla linea di porta riescono a sventare la minaccia. La ripresa comincia invece con gli stessi undici che hanno terminato la prima frazione di gioco. Ma col passare dei minuti la verve empolese cala e il Verona comincia a prendere il sopravvento, trascinato dalla velocità di Fernandinho e dalla fisicità ed esperienza di Toni ed Hallfredson. E proprio un cross dalla sinistra dell'islandese, su cui Bassi interviene in modo maldestro, si trasforma in un assist vincente per Sala che in area conclude al volo e non sbaglia: 2-1. Sarri allora decide qualche correttivo in campo per provare a raggiungere il pari. Entrano così Mchedlidze e Verdi per Maccarone e Zielinski, mentre al 56' Croce aveva sostituito Vecino. La sostanza però non cambia per l'Empoli. Dopo la recente gioia della salvezza insomma stavolta la festa è degli avversari.
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