La ‘Pieraccini’ nella bufera. Prof minacciano l’esodo. La preside: «No, me ne vado io»

Polemiche tra i banchi di scuola

E’ scontro alla Pieraccini fra i docenti e la dirigente scolastica

E’ scontro alla Pieraccini fra i docenti e la dirigente scolastica

Firenze, 18 maggio 2017 - POTREBBE anche esser trasferita d’ufficio la dirigente dell’istituto comprensivo Pieraccini finita nell’occhio del ciclone. Maria Luisa Rainaldi, questo il nome della preside, viene accusata da una parte dei docenti di aver creato «un pessimo clima» all’interno della scuola, tanto da spingere ben diciassette insegnanti, di ruolo e con tanti anni di esperienza proprio in quell’istituto, a fare le valigie. Gli ispettori inviati dall’Ufficio scolastico regionale sono già al lavoro da una ventina di giorni, come fa sapere il dirigente Domenico Petruzzo. «Si tratta di dissapori legati all’organizzazione scolastica – dice Petruzzo –. Ci sono arrivate diverse segnalazioni e per questo ci siamo mossi. L’ispettore sta parlando con tutte le componenti scolastiche. Non è escluso che alla fine la situazione si ricomponga. In passato, in casi simili, è successo. Vedremo nelle prossime settimane». Ipotesi di allontanare la preside per «incompatibilità ambientale»? «La legge lo prevede, ma ancora è presto per ipotizzarlo», si stringe nelle spalle Petruzzo. Rainaldi si dice «amareggiata» per la vicenda e sottolinea di aver «lavorato ogni giorno per il bene della scuola». «Un dirigente che fa bene il suo lavoro non può sempre piacere a tutti», si difende. E allo stesso tempo ribadisce di aver già deciso di chiedere il trasferimento «per motivi personali». Viene dal sud e vorrebbe riavvicinarsi a casa. «Vado via serena – aggiunge –. Mi spiace se a volte le mie decisioni sono risultate impopolari e ringrazio tutti quei docenti che, silenziosamente, danno lustro alla scuola».

«È EMERSA una versione parziale dei fatti», accusa la preside, facendo intendere che tutti i professori che hanno deciso di restare sono dalla sua parte. Ma diciassette insegnanti che chiedono il trasferimento sono tanti, troppi. Se n’è accorta subito la Cgil: «Quelle continue richieste da parte di uno stesso istituto ci hanno insospettito», ammette la segretaria provinciale Flc-Cgil Paola Pisano. Da parte loro, i genitori invocano «chiarezza»: «Se la preside ha deciso di fare domanda di trasferimento, la presenti subito – dicono -. A noi preme la continuità didattica. Ci sono classi che altrimenti dovranno cambiare tutti i prof delle principali materie. Inaccettabile». Visto «il clima di terrore» che si respira, genitori e insegnanti parlano solo se protetti da anonimato. «Ho fatto domanda con la tristezza nel cuore, ma qui non si riesce più a lavorare serenamente», ammette un professore. Se la preside andrà via? «In quel caso, siamo pronti a ritirare la richiesta di trasferimento», non hanno dubbi gli insegnanti, che chiedono solo di ritrovare quella «tranquillità perduta». «Ne abbiamo bisogno per il bene dei ragazzi. Sono loro il nostro primo pensiero», concludono.