Sanità, la Regione salvaguarda i 600 animatori delle strutture di salute mentale

La commissione Sanità del Consiglio regionale toscano, infatti, ha espresso parere positivo al regolamento di attuazione in materia di qualità e sicurezza delle strutture sanitarie

Firenze, 19 ottobre 2016 - I 600 animatori che lavorano nelle strutture di salute mentale della Toscana sono salvi. La commissione Sanità del Consiglio regionale toscano, infatti, ha espresso parere positivo al regolamento di attuazione in materia di qualità e sicurezza delle strutture sanitarie che definisce le procedure e i requisiti per l'accreditamento delle strutture sanitarie. E ha dato parere positivo "dopo aver inserito l'emendamento che consente di mettere in salvaguardia i circa 600 animatori che in Toscana lavorano in strutture private di salute mentale", spiega in una nota il presidente della commissione Stefano Scaramelli (Pd).

"La formulazione originaria del regolamento di attuazione- aggiunge- era mancante di una dicitura chiara. Da questa assenza si sarebbe potuto prefigurare il rischio occupazionale per i lavoratori del settore". L'approvazione del regolamento e la proposta di emendamento fanno seguito all'istanza sostenuta da Cgil, Cisl e Uil regionali, accolta dalla commissione con l'obiettivo di salvaguardare la continuita' occupazionale della figura professionale dell'animatore nell'area della salute mentale. Entrando nel dettaglio tecnico, dopo la nuova formulazione, l'articolo 39 del regolamento prevede che il personale che già opera nelle cliniche, alla durata in vigore della legge regionale del 2 agosto di quest'anno, continuerà a svolgere le proprie funzioni "fino al collocamento in quiescenza", ovvero sino alla pensione.