"Condivido l’idea de La Nazione. Il presepe, tradizione da rispettare"

L’attore senese Vincenzo Bocciarelli abbraccia la nostra proposta

Vincenzo Bocciarelli

Vincenzo Bocciarelli

Siena, 22 novembre 2015 - Presepiamoci: la proposta lanciata da La Nazione per riaffermare una delle tradizioni più belle e significative del Natale, viene accolta con favore da più parti. Entusiasta dell’iniziativa anche Vincenzo Bocciarelli, attore emergente, intelligente e arguto e soprattutto cattolico e senese.

«Condivido in pieno ed è bellissimo averla pensata». Sono queste le prime parole di un giovane che ha scelto una strada difficile quale può essere quella della recitazione, ma ha dalla sua le capacità, una famiglia che l’ha spronato a fare ciò che voleva e ora ha accanto una donna che condivide le sue stesse emozioni.

Come vivi questo momento dopo gli attentati di Parigi e nel Mali?

«E’ terribile. Abito a Roma e vedo negli occhi di tutti la paura di prendere un autobus, una metropolitana, oppure un aereo. Sono un attore, ma oggi di fiction non c’è nulla. Questa è una realtà cruda che fa male».

Sei credente?

«Assolutamente sì e sono felice di appartenere al mondo cattolico. La mia (anzi la nostra) è una religione moderna e le parole di papa Francesco la rendono ancora più attuale e aderente ai nostri tempi».

Vincenzo lo fai il presepio?

«Sì. Ogni anno lo faccio nella mia casa di Roma e un altro l’ho regalato ai miei genitori. Quello è davvero bello. Lo comprai a San Gregorio Armeno (è la patria dei presepi nel centro di Napoli ndr) durante una tournée nel capoluogo campano. E’ un capolavoro perché realizzato da artigiani conosciuti in tutto il mondo. Ma aldilà della sapienza delle loro mani è una grande rappresentazione della nascita di Gesù che ritroviamo nei versetti dei Vangeli di Matteo e Luca».

Lo scorso anno ad Eboli insieme a Claudia la tua fidanzata avete dato vita ad un presepe vivente per un’associazione di beneficenza. Cosa hai provato?

«Impersonavo San Giuseppe e Claudia era Maria. Beh, credo in quel momento di avere capito i sentimenti di Giuseppe. Un uomo mite che aveva un grande compito ‘difendere’ la madre del Signore e difendere anche il Bambino. Tra loro una Santa alleanza che ha superato mille ostacoli e secoli di storia. Una cosa bellissima, affascinante. Il presepio è anche questo e per questo (ma non solo) abbraccio e condivido l’iniziativa del vostro giornale. Grazie per averci pensato».