Cinghiali, caprioli e daini: via libera al piano straordinario di abbattimenti

Il Consiglio regionale ha approvato la legge obiettivo per il contenimento dell'emergenza ungulati contro i danni all'agricoltura

Cinghiali (foto di repertorio)

Cinghiali (foto di repertorio)

Firenze, 3 febbraio 2016 - Il Consiglio regionale toscano ha approvato la legge obiettivo per il contenimento dell'emergenza ungulati, come cinghiali e caprioli, che prevede un piano triennale straordinario di abbattimenti per riequilibrare l'eccessivo numero di capi che creano danni all'agricoltura e all'ambiente. Secondo la norma (varata dopo un acceso dibattito) sarà possibile, in particolare, cacciare i cinghiali, in certe zone, tutto l'anno.

L'assemblea regionale si è espressa a maggioranza con il voto contrario di M5Stelle e "Sì Toscana a sinistra" e l'astensione della Lega Nord. Su tutto il territorio toscano, è stato spiegato, si stimano circa 200 mila caprioli, 200 mila cinghiali, 8 mila daini e 4 mila cervi: una presenza quattro volte superiore rispetto alle altre regioni. La legge, definita in accordo con l'istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale (Ispra), consente una gestione speciale della caccia agli ungulati per proporzionare la presenza degli ungulati alle diverse caratteristiche del territorio regionale. Previste cacciate in braccata e in altre forme per la gestione delle catture. Nel testo sono individuate aree vocate alla caccia e non vocate (come le zone dove insiste l'agricoltura) e si realizzano forme di gestione venatoria e di controllo. Previsti poi percorsi di filiera e accordi con i centri di lavorazione delle carni per valorizzare il consumo in sicurezza di quelle dei capi abbattuti. Ai cacciatori sono richieste specifiche abilitazioni.