PAOLO CHIRICHIGNO
Sport

I dettagli che fanno la differenza

Il commento

Paolo Chirichigno

Paolo Chirichigno

Firenze, 23 novembre 2015 - Pareva facile, e invece... La partita con l’Empoli riserva sempre sorprese per la Fiorentina, ieri ad esempio la formazione con Mario Suarez e Rebic ha lasciato parecchio perplessi, come poi ha confermato il campo. Sousa ha sbagliato valutazione dei suoi o dell’avversario, o ha pensato troppo all’Europa League di giovedì: voleva far riposare i big, ma il campo (al di là del 2-2) parla del contrario. Kalinic e Bernardeschi si sono sfiancati nella rimonta, e nel frattempo Sousa ha perso fiducia in Mario Suarez e Rebic, buoni per spaventare il Frosinone e non una squadra attrezzata come l’Empoli.

Tatarusanu non è parso felice con i piedi, mentre Tomovic continua a sbagliare tanto quando deve prendersi delle responsabilità. Tutto questo ha dato coraggio all’Empoli, che ha mangiato il campo costringendo la Fiorentina in spazi stretti, persino angusti, condannandola all’affanno perenne nei primi 45 minuti.

E poi? Sousa ha dimostrato ancora una volta intelligenza (e umiltà) ed è tornato sui suoi passi. Rebic – indisponente e inutile – sotto la doccia, come Mario Suarez. Dentro Kalinic che ha fatto compagnia a uno spaesato Babacar, mentre Bernardeschi con grande intelligenza ha evitato il duello diretto con Mario Rui, girandogli al largo grazie al suo sinistro dolcissimo. Dettagli che fanmo la differenza tra un probabile campione (Bernardeschi) e un ragazzo troppo acerbo per la parte alta della serie A (Rebic).

Suarez rivedibile (ma quando?), così come Mati Fernandez che balla sempre sulla solita mattonella. Kalinic conta nove gol in campionato e uno in Europa, avrebbe meritato la soddisfazione della tripletta (che traversa!) così come Vecino, che piano piano ha recuperato una partita iniziata malissimo, sparando forte ma centrale. L’Empoli ha retto alla grande finchè ha avuto benzina, fossimo la Fiorentina seguiremmo bene Saponara e Mario Rui.