"In vista della fusione siano mantenute due sedi comunali". La richiesta di Simona Neri

Questa mattina la sindaca di Pergine e alcuni consiglieri comunali hanno fatto protocollare una mozione che prevede il mantenimento di due presidi comunali per alcuni servizi, in vista della fusione con Laterina

Simona Neri, sindaco di Pergine

Simona Neri, sindaco di Pergine

Arezzo, 10 ottobre 2017 - Fusione si, ma con il mantenimento delle due attuali sedi comunali per alcuni servizi essenziali. La richiesta, esplicita, è stata presentata sotto forma di mozione questa mattina dalla sindaca di Pergine Valdarno Simona Neri e da alcuni consiglieri comunali, che hanno fatto protocollare il documento all’URP. La proposta è quella di istituire i due Municipi di Pergine e Laterina come luoghi di rappresentanza istituzionale e punto di erogazione dei servizi in caso di fusione dei comuni. In base alla richiesta, i consigli comunali ed i ricevimenti del sindaco dovranno continuare in entrambe le sedi, ma anche il rinnovo delle carte di identità, ad esempio, potrà essere effettuato sulla sede che il cittadino riterrà più comoda secondo il suo stile di vita.

“Riteniamo utile ed efficace mantenere tutti gli sportelli al pubblico in entrambe le sedi attuali (anagrafe, tributi, ufficio relazioni, scuola, sociale ed edilizia), secondo l’organizzazione che abbiamo già definito da tempo a seguito della stipula delle convenzioni tra i due Comuni – ha precisato Simona Neri – . E’ quindi un assetto che già i cittadini hanno sperimentato e che non verrà modificato. Chi dice, in questi giorni, che le sedi comunali verranno spostate o che i servizi verranno accentrati o depotenziati, non sa di cosa parliamo. Questa mozione ne è la dimostrazione”.

La Neri ha poi precisato che la volontà delle amministrazioni è infatti quella di scrivere fin da subito il nuovo Statuto Comunale del Comune Unico e di regolamentare, oltre alla conferma delle sedi attuali, l’istituzione di una interessante novità, i “Consigli di Municipio”, per consentire alle due comunità di esprimere un’ulteriore rappresentanza con funzione anche di garanzia e controllo sui contributi statali e regionali che arriveranno sul territorio (10 milioni di euro in 10 anni). “E’ nostra intenzione quindi aprire un tavolo aperto alla cittadinanza per scrivere, insieme, tutte le nuove regole del Comune Unico”, ha concluso la Neri.

Intanto si è costituito il Comitato del No Pergine-Laterina, assolutamente contrario alla fusione tra i due comuni. Si presenterà alla cittadinanza questa sera alle ore 21 al Centro Sociale di Pergine e verranno spiegati i motivi del No alla fusione. Saranno inoltre organizzate assemblee a Pieve a Presciano e a Montalto.