Lavoro, occupazione al galoppo nel 2016 e disoccupati sotto il 10%: il quadro della Cgil

Lo studio Ires fotografa l'economia regionale: la stima di crescita per il prossimo triennio è intorno all'1%. I segnali del primo trimestre 2017

Industria (Ansa)

Industria (Ansa)

Arezzo, 19 agosto 2017 - La Cgil Toscana prova a delineare il check up dellì'economia regionale con uno studio di IRES Toscana. In collaborazione con Dipartimenti Attività Produttive e Mercato del Lavoro Cgil.

A livello regionale il primo trimestre del 2017 certifica una dinamica tendenziale positiva e in via di rafforzamento nei confronti di fine 2016 con una variazione che s’intensifica rispetto a quanto registrato nel precedente trimestre (da +0,8% a +2,6%); in termini assoluti risultano circa 40 mila occupati in più. Il dato è maggiore rispetto all’incremento tendenziale rilevato per l’Italia (+1,5% pari a circa 326 mila posti di lavoro in più in un anno).  Si riducono fortemente i disoccupati (-9,5%) con riferimento sia alle persone con precedenti esperienze lavorative (-9,4%) e sia a coloro che sono in cerca di prima occupazione (-10,1%).

Il tasso di disoccupazione rimane ancora elevato per la nostra regione essendo pari al 9,1%; risulta comunque in via di moderato ridimensionamento sia rispetto al precedente trimestre (10%) che nei confronti di un anno fa (10,2%).

Il dato sulle provinice fotografa invece il 2016. E in questo senso Arezzo ha avuto l'aumento più robusto di occupazione in assoluto: il 5,5%.  Per gli altri fattori l’economia aretina ha visto una leggera (ma smorzata, +1,8% invece del +5% dell’anno precedente) ripresa del valore aggiunto industriale, ma parallelamente un regresso, sia pur modesto (-0,6%), del valore aggiunto terziario.

Nei tre anni a venire (2017-19) il valore aggiunto dovrebbe crescere lentamente, ma sempre senza eccedere l’1% annuo. Nell'analisi della Cgil si parla di un export stazionario, anche se poi i dati del 2017 indicano un quadro quasi completamente diverso.  

Sembra che il 2016 rappresenti piuttosto un punto di svolta nelle dinamiche occupazionali, essendo diminuito il tasso di disoccupazione dal 10,2% al 9,2% (stime Prometeia sulla base delle rilevazioni Istat), con una crescita dello 0,3% anche del volume del lavoro prestato (“unità di lavoro”). Non sono però positivi i dati relativi agli avviamenti che, in tutti gli indicatori considerati, si mantengono un po’ al di sotto della media regionale.

Secondo le rilevazioni delle forze di lavoro Istat, nel 2016 Arezzo ha invece rappresentato la provincia toscana con la più alta crescita occupazionale (grazie essenzialmente ai settori terziari, e in piccola parte a quello manifatturiero).  La cassa integrazione provinciale concessa, diminuita del 9%, segue una dinamica positiva molto più modesta del dato nazionale (nel primo semestre 2017).