Assalto al Mercatino delle Pulci: quasi in 70 mila al Palaffari, auto anche sul raccordo

Raccolte mille firme sulla petizione per salvare l'evento dopo la bufera dei giorni scorsi. Tra i protagonisti anche diversi ex della Fiera

Mercatino delle Pulci 2016

Mercatino delle Pulci 2016

Arezzo, 27 febbraio 2017 - Il Mercatino non batte un colpo: ne batte una decina. E' assalto vero al Palaffari, fin dalla mattina: per i 600 operatori al coperto ma anche per Streetfood, i cui banchi con il cibo di strada riempiono il piazzale esternoi. In tilt il parcheggio esterno, code per i pochi posti che si liberano, sosta selvaggia in tutta l'area intorno.

I calcoli alla fine indicano quasi settantamila presenze nell'arco della giornata. Una folla mai vista e che segna un altro step importante nella crescita di questa manifestazione, nata da un pugno di banchi a Campo di Marte e cresciuta vertiginosamente nel giro di pochissimi anni. Fino a toccarele 800 presenze a dicembre, ridotte stavolta a seicento per organizzare meglio gli spazi all'interno dei padiglioni. 

Per la prima volta una divisione secca. Lo spazio principale dedicato al mondo degli svuotasoffitte e dei privati. Ma anche un intero padiglione per il vintage, l'artigianato, gli stessi commercianti. Ed è un padiglione di arrivi e partenze. Ritrovi ad esempio alcuni degli espositori della Fiera che hanno interrotto la loro presenza all'antiquaria e che come nuovi riemergono ai fianchi del mercatino delle pulci.

Un fiume ininterrotto di persone, dalla mattina fino alla chiusura, al di là di ogni previsione, con le auto in arrivo a inanellare giri su giri per trovare un buco libero: si piazzano in un angolo, mandano in missione la moglie o il marito, che bloccano le auto in uscita e si piazzano in mezzo alla piazzola per mantenere la priorità acquisita.

Al centro l'organizzatrice Silvia Ciarpaglini, con gli occhi a brillarle dietro gli occhiali: un po' per il successo, un po' per i numeri e un po' per la rivincita sulle critiche avute neingiorni scorsi, sfociate tra l'altro su mille firme di protesta. Mentre nel piazzale Streetfood debutta al Mercatino infilando coperti su coperti, sempre che si possano chiamare così i posti di una kermesse da cibi di strada.

Intanto prosegue la guerra del mercatino. Che ieri ha occupato "anema e core" tutto il Centro Affari, con una di quelle edizioni che mettono in campo, anzi al coperto, gli svuotasoffitte, gli operatori del vintage, gli artigiani: ma anche spazi riservati ai bambini e perfino il circo di Streetfood, il carosello dei cibi di strada nato proprio ad Arezzo.

Ma a tenere banco è l'attacco partito nei giorni scorsi dalle associazioni del commercio: in realtà più diretto contro la linea di Arezzo Fiere e il tipo di eventi che affollano il calendario della struttura. Ma che nei fatti parla del mercatino come di uno di quegli eventi che allontanano la gente dal centro e fanno concorrenza alle imprese del commercio.

La replica del mercatino è immediata, per voce della sua ideatrice Silvia Ciarpaglini. "I numeri sono dalla parte nostra e non capisco perché si voglia sempre attaccare le iniziative che funzionano. Il mercatino ormai porta gente ancge da fuori Arezzo. Ed essendosi trasferita al coperto si completa con la presenza anche di commercianti e operatori con partita Iva, cui sono destinati degli spazi apposta".

Il mercatino non porge l'altra guancia ma va al contrattacco. "Abbiamo deciso di lanciare una raccolta di firme per salvare questo appuntamento che sta a cuore a tante famiglie, che hanno diritto ad un'occasione per sè, per la propria economia domestica e potere poi magari rispendere qualcosa proprio nei negozi e nei ristoranti".

LA PROTESTA DEL COMMERCIO. Le associazioni del commercio, Confesercenti e Confcommercio, all’attacco sul Mercato delle Pulci e Street Food ad Arezzo Fiere. “Arezzo Fiere - dichiarano il direttore di Confesercenti Mario Checcaglini e la vicedirettrice Catiuscia Fei - deve servire a promuovere l’economia del territorio e non essere un centro commerciale alternativo a quello naturale del centro storico e a quelli che già esistono nelle strade commerciali della città.

Purtroppo di mese in mese stiamo assistendo all’organizzazione di eventi che non vanno nell’ottica di promozione dell’economia del territorio. Il Mercatino delle Pulci è l’esempio e adesso è stato affiancato a Street Food. Francamente pensiamo che i padiglioni debbano essere utilizzati in modo migliore in considerazione delle risorse pubbliche utilizzate per realizzare la struttura. È anche per questo motivo che Arezzo Fiere e Congressi deve organizzare e ospitare eventi, non solo utili alla promozione economica, ma anche capaci di non recare un danno a una parte delle imprese aretine, in questo caso quelle del commercio e della ristorazione.

In caso contrario, le imprese del commercio che versano, ad esempio, il diritto camerale che è stato usato anche nel recente passato nel sostegno ad Arezzo Fiere, si possono chiedere se esso è utilizzato al meglio per lo sviluppo dell’economia. Confcommercio e Confesercenti sono convinte che tali iniziative che si ripetono durante l’anno contribuiscono ad allontanare le famiglie dal centro storico con danni all’apparato commerciale e adesso anche a quello della ristorazione e gastronomico”.

“Durante la prossima assemblea di Arezzo Fiere – annunciano Confcommercio e Confesercenti - solleveremo alla dirigenza e ai soci l’interrogativo se questo tipo di iniziative siano coerenti con la mission della società. Secondo noi sono ben altri gli eventi utili al territorio e all'affermazione del ruolo di Arezzo Fiere e Congressi”.