Crolla l'export della pelletteria (-43%), ma si riprende l'oro (+5,8%)

Monitor distretti Crf: il settore orafo riesce in questo modo a limitare le perdite e chiude il 2016 con un -2,6%. Globalmente in Toscana c'è lo stesso calo

Mostra orafa

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Arezzo, 20 febbraio 2017 - Nel corso dei primi nove mesi del 2016, le esportazioni dei 17 distretti tradizionali toscani hanno subito un calo rispetto all'anno precedente del -2,6%, risultato condizionato dai risultati particolarmente negativi nel comparto della pelletteria e calzature di Arezzo; al netto di questo distretto la variazione tendenziale sarebbe stata sostanzialmente nulla (-0,2%), in linea con il risultato nazionale (-0,3%). Nell'analisi del Monitor dei Distretti della Toscana realizzato dalla direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo per Banca CR Firenze emerge come il dato complessivo risenta del risultato del distretto della pelletteria e calzature di Arezzo (-43,6% nei primi 9 mesi nel 2016) con una perdita in valore assoluto di circa 250 milioni. Le motivazioni di questi effetti possono essere molteplici e legati sia al rallentamento del distretto dopo anni di corsa (tra il 2008 e il 2015 l'export ha triplicato il suo valore passando da 238 milioni nel 2008 a oltre 720 nel 2015), sia a una parziale revisione dell'organizzazione delle piattaforme logistiche di alcuni attori del distretto.

Da segnalare anche l'inversione di tendenza registrata nel distretto orafo di Arezzo (+5,8%), che grazie a una variazione rispetto al terzo trimestre 2015 di 23 milioni, si posiziona nei primi 10 distretti italiani in termini di variazione assoluta nel terzo trimestre e limita le perdite del 2016 al 2,5%.