Defibrillatore e borse di studio in memoria di Gabriele d'Uva

Ad un anno dalla scomparsa del giovane studente valdarnese, l'associazione a lui intitolata ha deciso di donare un defibrillatore alla scuola che frequentava, la Severi di San Giovanni e di istituire tre borse di studio. La cerimonia sabato scorso al teatro Masaccio.

Sonia e Francesco D'Uva durante la cerimonia, insieme al collega Giustino Bonci

Sonia e Francesco D'Uva durante la cerimonia, insieme al collega Giustino Bonci

Arezzo, 16 ottobre 2017 - E’ stata una bellissima cerimonia, nel segno della speranza, quella che si è tenuta nel week end al Teatro Masaccio di San Giovanni. Una cerimonia che ha visto scendere in campo vari attori: gli studenti dell’ITE Severi, il corpo docente, la dirigenza scolastica e l’associazione Gabriele D’Uva, dedicata al ragazzo morto proprio un anno fa per un male incurabile. L’associazione, che vede in prima fila Sonia e Francesco, i genitori di Gabriele, ha organizzato in questi anni varie iniziative e parte del ricavato è servito ad acquistare un defibrillatore, donato alla scuola e a promuovere tre borse di studio. La cerimonia di consegna si è svolta sabato scorso, alla presenza di tantissimi studenti.

Non è mancato un briciolo di commozione quando è stata ricordata la figura di Gabriele, che frequentava proprio il Severi di San Giovanni. Un istituto a cui il ragazzo era particolarmente legato. Per questo l’associazione ha deciso di investire alcune risorse per il defibrillatore, che sarà collocato all’ingresso del Severi e per le borse di studio, riservate agli studenti dell’istituto che hanno frequentato le classi terze, quarte e quinte nell’anno scolastico 2016/17, con un importo che va dai 200 ai 600 euro. La cerimonia ha visto la presenza del presenza del Dirigente Scolastico Lorenzo Pierazzi, del Provveditore agli studi di Arezzo e dell’amministrazione comunale. Sono intervenuti poi un rappresentante dell’associazione “Dynamo Camp” e un esponente dell’associazione “Rondine ” .

L’associazione “Gabriele D’Uva” fu stata presentata ufficialmente lo scorso mese di febbraio, nel corso di una serata ai Saloni della Basilica di San Giovanni. L’idea fu partorita da un gruppo di amici del ragazzo, che proposero ai genitori di costituire un gruppo che portasse avanti una serie di iniziative nel segno di Gabriele. Duplice lo scopo: ricordarsi di questo splendido ragazzo e aiutare persone che si trovano nella stessa situazione in cui si è trovato lui. Da questo punto di vista, forte è la collaborazione con il Calcit Valdarno e con il reparto oncologico del Meyer. Gabriele era molto conosciuto anche nell'ambiente sportivo per aver militato nelle squadre giovanili delle due più importanti società calcistiche della vallata, il Montevarchi e la Sangiovannese e su entrambe le maglie aveva portato i gradi di capitano.