Assalto dell'Immacolata: folla record in centro, ressa mercatino ma acquisti frenati

Il centro si conferma meta prediletta di Natale. Fatica ad ingranare la corsa ai regali anche se alcuni settori già ingranano: in testa librerie, giochi, dischi, catene low cost

Folla record al mercatino tirolese

Folla record al mercatino tirolese

Arezzo, 9 dicembre 2016 - Un muro. Di quelli che non sgretolano neanche a Berlino. Un muro di gente, che si prepara a Natale muovendosi compatta sulle vie del centro. Il ponte dell'Immacolata si apre con una folla mai vista in centro.

Il clou come è ormai normale nel dicembre 2016 in piazza Grande, dove gli appassionati del mercatino tirolese si calpestano i piedi tra loro o si mettono in coda a lungo pur di assaggiare qualcosa. Ma il Corso va di conserva. Il tratto tra i Portici e piazza Grande è un fiume ininterrotto, nel quale ti muovi in orizzontale per cercare di aggirare la calca.

Risultati? Travolgenti per i locali, che incassano un'altra giornata stile Fiera. Ottimi per i banchi e banchini di tutti i colori che animano il centro da un lato all'altro della zona del passeggio. Promettenti per il turismo, perché Arezzo si impone ormai come meta dell'Immacolata (un anno fa era successa la stessa cosa, sempre complice il mercato tirolese) e forse come meta di dicembre, il che sarebbe un contributo niente male al tentativo di strappare il settore al solito periodo primavera-estate.

Più complessi per i negozi. Era il giorno della caccia ai regali, per i più, anche se poi in questo campo le eccezioni sono la normalità, è stato un altro giorno interlocutorio. La ricerca dei regali parte al piccolo passo, tanta prudenza, ricognizioni., folla fuori ma non dentro i negozi.

Un quadro dove ci sono settori che stanno cominciando ad ingranare (tra gli altri libri, dischi e giochi), con le catene low cost già affollate e il settore moda che aspetta di accendere definitivamente i motori: dove ci sono acquisti, ci raccontano alcuni operatori, sono personali, non ancora le classiche strenne. Ma si sa, da sempre ad Arezzo il grosso dell'albero di Natale si riempie negli ultimi dieci giorni e probabilmente neanche il Natale 2016 da questo punto divista farà eccezione.

Però ci sono i segnali di un grosso fermento in tutto il centro: confermati dai parcheggi al collasso, dal traffico a tratti inestricabile a ridosso della città shopping. Dove tra l'altro ha aperto un altro tassello di città di Natale, la piazza dei presepi alla Badia, con alcune natività assolutamente da non perdere.