Nuova Bpel cede popolare lecchese. Ghinelli a Mattarella: "Il decreto aiuti va cambiato"

Fondi insufficienti secondo Ghinelli: e invita Mattarella a premere sul Governo perché modifichi quel passaggio

Roberto Bertola

Roberto Bertola

Arezzo, 18 dicembre 2015 - Prima mossa ufficiale della Nuova Banca Etruria e del suo amministratore delegato Roberto Bertola. Ha perfezionato la vendita della propria quota pari al 54,212% del capitale sociale di Banca Popolare Lecchese S.p.A. a BPL Holdco S.à r.l., controllata da fondi gestiti da Oaktree Capital Management L.P., uno dei maggiori investitori istituzionali al mondo con oltre 100 miliardi di dollari in gestione al 30 settembre 2015.  Per Nuova Banca Etruria l’operazione di cessione della partecipata Banca Lecchese rientra nell’ambito delle attività di dismissioni di asset non core, già intraprese nel primo trimestre 2015. Il perfezionamento dell’operazione è avvenuto dopo la prevista autorizzazione rilasciata da Banca d’Italia e da Banca Centrale Europea. La cessione della partecipazione è avvenuta a valori positivi rispetto alla valorizzazione in bilancio. 

Intantosul caso Banca Etruria è intervenuto anche il sindaco Alessandro Ghinelli, che ha scritto una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella

"Lunedì 23 novembre mi è venuto a trovare il nuovo amministratore delegato di Banca Etruria che mi ha illustrato il decreto del governo il giorno stesso della sua entrata in vigore con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Il decreto ha creato problemi, come noto. Mi annunciò una perdita di capitale di circa 150 milioni di euro. Dopo quest'incontro, ho letto il decreto e invece di fare uscite pubbliche ho deciso di scrivere al capo dello Stato.

Tuttavia, a lettera pronta, venerdì scorso, l'amministratore delegato mi ha annunciato che dal ministero delle finanze stavano cambiando il decreto, con una proposta di emendamento. Uscito il decreto definitivo ho avuto un ulteriore incontro con Bertola che mi ha dato più nel dettaglio i numeri di questa sofferenza: in sostanza il corrispettivo stanziato dal governo è totalmente insufficiente.

Per cui ho deciso definitivamente di scrivere al presidente Mattarella una lettera nella quale chiedo di intervenire sul capo del governo e sul ministro delle finanze affinché l'esecutivo riconsideri la parte del decreto in funzione degli interessi e delle esigenze dei cittadini. Oggi la rendo pubblica.

Non so se questa lettera sortirà effetti, certo è che abbiamo dinanzi un panorama critico per le perdite subite dagli obbligazionisti, cittadini che non hanno avuto alcun intento speculativo, ma anche per la perdita di fiducia dei cittadini stessi nei confronti del sistema bancario. Era la riserva per il loro futuro e non vanno penalizzati. Il problema nato per Banca Etruria potrebbe avere rilevanza nazionale e dunque è opportuno che il Governo intervenga rapidamente per porre una seria attenzione sul sistema creditizio”.