Back in time: apre la "Gardaland" della storia. Eventi, tavolate, duelli, mercati

Costo circa 97 mila euro, Centro rivoluzionato, stop al traffico in alcune strade. Anfiteatro, piazza Grande e Prato punti chiave. Fortezza fino in piena notte

Oggi l'apertura di "Back in time"

Oggi l'apertura di "Back in time"

Arezzo, 29 luglio 2016 - La voce dell’Araldo non vi confonda. Quando oggi alle 18 Gianfrancesco Chiericoni annuncerà ufficialmente l’inizio del festival storico «Back in time» dalla terrazza di Fraternita in Piazza Grande non sarà per gridare «alla battaglia, all’armi». Il Medioevo con i suoi tornei giostreschi non abita più qui. Da stasera a domenica la piazza tornerà a raccontare se stessa, il Rinascimento.

Sempre di armi si tratterà, di soldataglie e lanzichenecchi, ma anche di nobili e banchetti, arti e mestieri, danze e menestrelli, archibugeri e duelli, assalti al mercato e schermidori. I nostalgici della Giostra, ai quali tre in un anno non bastano, dovranno salire al Prato, pardon, al Castrum Tarlati. E’ qui che troveranno il Medioevo tra giochi di fuoco, accampamento, tornei e arcieri e anche un postribolo dove, promettono gli organizzatori, ne vedremo delle belle.

E se non sapete rinunciare alle origini etrusco romane non resta che rientrare (finalmente) nell’Anfiteatro, e dalla porta principale, per trovare etruschi, romani e galli, naturalmente non in pace tra loro ma alle prese con battaglie e spettacoli, scene di vita quotidiana, giochi gladiatori e prove di coraggio e di iniziazione. I bambini potranno imparare i giochi da tavolo o scrivere la misteriosa lingua etrusca su tavolette di cera. E al Museo archeologico farsi curare dal «medicus» dell’antica Rona o dagli aruspici.

In estrema sintesi, eccola qua la tre giorni del «Back in time» voluta dal Comune, in particolare dall’assessore Marcello Comanducci come evento dell’estate aretina, costo circa 97 mila euro, organizzata dall’associazione Civitas Rerum che metterà in campo mille figuranti, 120 spettacoli, cinquanta gruppi storici da oggi a domenica. Sarà impossibile non accorgersene. Per tutto il giorno musici e sbandieratori ricorderanno di rimettere gli orologi e le clessidre indietro nel tempo con le loro sfilate.

E il centro storico, chiuso alle auto, sarà invaso da figuranti e mercati d’epoca: quello romano in via Margaritone, gli antichi mestieri e gli artigiani in piazza della Libertà, in via dei Pileati, in via Vasari e piazzettaMadonna del Conforto mente in Sant’Agostino il cibo di strada, tutto con Confesercenti, Cna e Confartigianato. E la Fortezza? Depositate le armi, qui si sale solo per mangiare.

L’Ascom ha preparato tre giorni di menù a tema dalle 19,30 alle 24 conla possibilità di cenare nel parterre sotto le stelle, di lanciare lanterne a suon di musica, di osservare le stelle su un telescopio galileiano. I macellai riproporranno la tartara medievale (speriamo non alla lettera visto che veniva frollata sotto la sella del cavallo e battuta con l’ascia), acqua cotta, maialino alla brace e grigliate, cartocci di coniglio fritto.

I pizzaioli la panina del re con i ciccioli, ciaccia del contadino con formaggio e pere, ciaccia medievale con prosciutto e fichi, all’aretina con pulezze e rigatino. Da bere la birra Cane Nero a caduta. E per i più piccoli lezioni di cucina con la Banda dei piccoli osti alle prese con farine e grani antichi.

La Fortezza sarà la vera ciliegina sulla torta, aperta fino a mezzanotte per il suo debutto come palcoscenico. Ogni sera visite guidate alle 21,30 e alle 23,30 e stasera alle 20,30 in anteprima nazionale lo spettacolo «barbaro» di Giovanni Lindo Ferretti con il signore dei cavalli Marcello Ugoletto, la signora della corte Cinzia Pellegri, il signore della musica antica Paolo Simonazzi con i cavalli maremmani Elegante, Scricciolo e Ugolino che si esibiranno a passo di danza. Così, tanto per sfatare la fama di bestie ostinate e di montagna temprate dalla transumanza. Sì, perchè la storia a volte si può anche riscrivere.

di Silvia Bardi