Abusi sui bambini nel negozio del rigattiere: arrestato il titolare, caccia a chi frequentava il magazzino. Piccoli irretiti con dei regali, blitz dei carabinieri e salvataggio di un ragazzino

Il protagonista sorpreso grazie alle telecamere e bloccato. Quattro le vittime dei pedofili, due erano fratelli

Molestie sessuali (Ansa)

Molestie sessuali (Ansa)

Arezzo, 24 lugliom 2014 - In apparenza era solo un negozio da rigattiere. In realtà pure ma che a tratti diventava un magazzino degli orrori, teatro di molestie e abusi su bambini. Con il rigattiere impegnato a irretire sessualmente alcuni bambini tra i 9 ed i 13 anni, attirandoli in cambio di piccoli regali, qualche oggetto e poco più.  E non era il solo, almeno in base alle indagini. Nel mirino proprio Arezzo, una delle zone dalel quali sembra venissero i frequentatori di questo magazzino. E' la siontesi dell'operazione andata avanti per mesi a Gubbio: i carabinieri hanno arrestato per abuso sessuale su minori un uomo di 65 anni del quale sono state fornite solo le iniziali: S.V. Le vittime sono quattro, ragazzini e ragazzine, e due di esse sono fratelli. Forti indizi hanno inoltre portato gli inquirenti a ritenere che altre persone, residenti nei comuni limitrofi e fuori regione e in particolare nelle province di Arezzo e Ancona frequentassero il magazzino per soddisfare le loro tendenze pedofile con la garanzia di un sicuro anonimato. Sposato e con figli, in pensione per invalidità civile, lontani trascorsi nelle forze di polizia, collezionista di «robivecchi» nei vari mercatini. Quel locale era una specie di «pied-a-terre» dove coltivare il proprio hobby e dare sfogo — secondo l’accusa — a istinti perversi. Quel locale, con tanti oggetti singolari e per certi versi affascinanti, attirava l’attenzione di alcuni bambini, tra cui quelli di una famiglia trasferitasi da poco in zona.  Dai regali agli abusi sessuali il passo è stato breve: linguaggio scurrile, film pornografici, finestre oscurate, porta d’ingresso chiusa da dentro. Le immagini registrate determinanti. Gli uomini del capitano Piergiuseppe Zago hanno deciso di intervenire quando, monitorando le telecamere, hanno avuto la certezza che il rigattiere avesse iniziato a compiere abusi sul piccolo, che è stato messo in salvo.