Seravezza all’angolo. Autocritica Amoroso: "Non salvo nessuno»

Il Seravezza Pozzi subisce una pesante sconfitta e l'allenatore Amoroso critica duramente la prestazione della squadra. Si punta a ripartire con determinazione e spirito diverso per concludere il campionato con successo.

Autocritica Amoroso: "Non salvo nessuno"

Autocritica Amoroso: "Non salvo nessuno"

SERAVEZZA

"Non mi è piaciuto niente di quello che ho visto". Quello che commenta la disfatta interna del giovedì prima della sosta pasquale è un Christian Amoroso molto autocritico nei confronti del suo Seravezza Pozzi, che ha perso 4-1 contro una Sangiovannese di cui è più forte... ma l’altro ieri non lo è stato in nulla: nell’atteggiamento, nei cambi e nelle giocate. E Amoroso non salva nessuno: "Abbiamo sbagliato veramente tante cose semplici. Faccio fatica a trovare un mio giocatore che abbia fatto una bella partita".

Come spiegarsi questa sconfitta?

"Per certi versi è inspiegabile. Siamo stati molli nella fase di non possesso. Venivamo da tre vittorie di fila, anche ottenute con belle prestazioni. Per cui una partita e una sconfitta così davvero non me l’aspettavo. Ed è frustrante. Una sconfitta disarmante. Questi alti e bassi non sono ammissibili. Noi siamo molto più attrezzati rispetto alla Sangiovannese e avremmo dovuto dimostrarlo".

Come si riparte?

"Adesso c’è da riposarci, staccare un attimo la spina e poi ripartire subito forte. Bisogna cercare di recuperare le energie e quei diversi infortunati (come Coly, Brugognone e Benedetti, ndr) che abbiamo portato fino a ora a giocare nonostante si trascinassero dietro problemi fisici. Vanno subito riordinate le idee e metterci in testa che il campionato non è finito. Mancano ancora cinque partite e noi possiamo vincerle tutte. Ovviamente non con l’atteggiamento visto contro la Sangiovannese. Con quello le perdiamo tutte. La prima cosa che va cambiata è lo spirito. Perché così sennò non si va da nessuna parte, se non a fare delle figuracce".

Infine un pensiero su Maccabruni che lascia la squadra per motivi di lavoro.

"Fabio si trasferisce in Veneto e noi gli auguriamo il meglio per la vita. Con me ha giocato poco è vero ma nello spogliatoio era uno importante, della vecchia guardia. Perderlo ci dà fastidio... ma è giusto che lui segua la sua strada".

Simone Ferro

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