Sicurezza e migranti: bocciato dalle parrocchie il decreto Salvini

"Effetti peggiori del male da curare e una regressione dei diritti"

Don Giorgio Simonetti

Don Giorgio Simonetti

Massarosa, 4 dicembre 2018 - Il Matteo da seguire è quello che ha scritto il Vangelo, non Salvini. Può essere sintetizzato così il messaggio ‘Sicurezza e Migranti’, diffuso sul proprio sito dalle Parrocchie di Massarosa. Nel mirino c’è il decreto sicurezza licenziato nei giorni scorsi. «Una bandierina leghista piantata sul tema immigrati, come mantenimento delle promesse fatte in campagna elettorale – si legge –; molti, e non solo tra coloro che stanno all’opposizione, dicono che gli effetti di questa legge saranno peggiori del ‘male’ che si vuole curare. Ma poco importa a chi bada più ai consensi elettorali che al bene comune e all’affermazione dei diritti e dei valori».

«La gran parte dei cittadini attende indolente in una sorta di ‘letargo di civiltà’ – la sferzata della chiesa massarosese –, spettatori passivi di un continuo regredire dell’Italia nell’ambito dei diritti umani e civili. Il dibattito riguarda anche i cristiani e le loro comunità che in una certa parte, nonostante i ripetuti inviti di papa Francesco all’accoglienza, più che seguire il vangelo ‘secondo’ Matteo, ‘assecondano’ l’altro Matteo (Salvini; ndr), difendendone le idee e l’operato. Qualcuno, come don Virginio Colmegna, presidente della Casa della Carità di Milano che il 12 gennaio sarà ospite della nostra comunità pastorale proprio per parlarci di questi temi, ha invitato i cristiani a mettere in atto ‘atti di disobbedienza civile’».

Nello specifico, la «regressione» denunciata riguarda l’atmosfera che si respira intorno alle nuove norme che regolano l’accoglienza e più in generale il tema dei profughi. Un tema molto caro alla parrocchia di Massarosa, che da anni accoglie alcuni richiedenti asilo nelle sue strutture in via Cenami, nel capoluogo. «Cresce costantemente la sensazione di minaccia alla sicurezza e all’ordine pubblico legata al fenomeno migratorio», continua la nota pubblicata dall’unità pastorale di Massarosa, Bozzano, Piano del Quercione, Pieve a Elici, Gualdo e Montigiano. Una percezione che, secondo la chiesa, viene distorta dal maggiore risalto pubblico che fenomeno migratori, criminalità e sicurezza hanno rispetto alle «esperienze di aiuto e di accoglienza, di cui spesso si parla in maniera negativa, banalizzando fenomeni seri e complessi» e «generando solo rabbia sociale».   

DanMan