La curva dei contagi torna ancora a crescere

Ieri 77 positivi e un decesso in Versilia. Il viaggio del sindaco Del Dotto all’ospedale Versilia per stare vicino ai medici in prima linea

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Torna a crescere la curva dei nuovi contagi: ieri in Versilia sono stati 77. Nel dettaglio sono risultate positive al Coronavirus 23 persone a Viareggio, 20 a Camaiore, 12 a Massarosa, 10 a Pietrasanta, 5 a Forte dei Marmi, 4 a Stazzema e 3 a Seravezza. La trasmissione del virus sta comunque calando, il picco dell’epidemia sembra essere alle spalle. Ma anche ieri la Versilia ha pianto una vittima: Claudia Tarabella aveva 75 anni e viveva a Forte dei Marmi. Dall’inizio della pandemia 125 persone se ne sono andate per sempre. Intanto in ospedale, ieri, erano ricoverate 117 persone, di cui 8 in terapia intensiva.

E da dietro il vetro della porta tagliafuoco che separa il reparto Covid dal resto del mondo il sindaco di Camaiore Alessandro Del Dotto ha allungato una mano verso tutti i sanitari impegnati in questa battaglia. "Ho scelto di fare questo breve "viaggio" perché non mi bastava più stare in videoconferenza – spiega il sindaco di Camaiore (nella foto) - , ma avevo bisogno di rendermi conto di come si lavora nel nostro Ospedale, avevo bisogno di andare per manifestare fisicamente la vicinanza delle istituzioni a tutti coloro che lavorano e che sono lì dentro, a combattere ogni santo giorno".

Del Dotto, accompagnato dal direttore sanitario Giacomo Corsini, ha incontrato un pool di medici che ruotano attorno all’area Covid, oltre che occuparsi del funzionamento ordinario delle varie aree mediche. "Già, perché anche se pensiamo che l’ospedale sia cannibalizzato dal covid, in realtà la fatica vera del sistema è quella di voler e poter garantire per quanto possibile i servizi ordinari. E già questo, pur tra mille difficoltà, è un obiettivo cui tutti coloro con cui ho parlato tengono". Poi Del Dotto è salito alla porta del reparto ricoveri: "Siamo rimasti sulla porta, per il tempo di un breve saluto a coloro che erano di turno e un incoraggiamento passato dai miei occhi ai loro, fra mascherine, vetri, visiere". "Rincuora sapere – prosegue il sindaco - che il nostro è il primo ospedale toscano ad avere una ‘riabilitazione Covid’ e che l’estate è trascorsa con gli investimenti per la ‘pressione negativa’ (un sistema di gestione della pressione che ostacola la circolazione aerea del virus); spiace invece sapere che le strutture di cure intermedie, che dovrebbero passare anche dalle strutture private e convenzionate, già esistenti sul territorio, non decollano e le risposte dei privati sono lente e perplesse".

Infine la discesa col dottor Melai nel reparto delle terapie intensiva e subintensiva. "Lì, dai vetri che isolano i 12 letti dal resto del mondo, ho toccato con l’anima cosa significhino quei numeri; perché se è vero che ho perso un caro amico in primavera, Vittoriano Pierucci, è anche vero che solo oggi ho visto, senza la mediazione di una telecamera, cosa c’è dietro quei tremendi numeri che tutti aspettiamo ogni giorno. C’erano tre letti liberi, e mi sono chiesto se era una buona notizia , dovuti a persone che stavano meglio, o se era una cattiva notizia, per persone che non c’erano più. Onestamente, non ho avuto il coraggio di chiedere. La cura, finanche l’amore con cui lavorano fra quei letti delle situazioni più gravi, hanno restituito un barlume di speranza dinanzi a tanta sofferenza. E vedere quanta tecnologia e quanta professionalità assistano i malati più gravi, in fondo, mi ha dato sicurezza".

Martina Del Chicca