Mosca olearia, extravergine sotto attacco. Ma la qualità è ok

Svanisce un terzo della produzione e aumenatno i prezzi

Giulio Scatolini

Giulio Scatolini

Perugia, 11 ottobre 2016 - E’iniziata  anche in Umbria la nuova campagna olearia. Dalle prime stime emerge che l’«oro verde» delle nostre colline sarà di ottima qualità, ma il fronte della produzione risulta in calo di circa il 35% rispetto al 2015. La colpa di questa frenata, concordano le associazioni di categoria e i produttori, è da imputare ancora una volta ai danni causati dalla mosca olearia, anche se quest’anno si è cercato di tenere sotto controllo l’insetto grazie a prevenzione e monitoraggio. In attesa  dunque di «Frantoi Aperti» (la manifestazione nata per promuovere l’extravergine di oliva Dop) che si terrà dal 29 al 27 novembre, ecco qualche numero relativo alla resa e ai prezzi praticati nei frantoi. «L’Umbria – spiega il presidente dell’Aprol Giulio Scatolini – con i suoi 27mila ettari di oliveto che corrispondono a 7,5 milioni di piante ottiene il suo olio in 220 frantoi. Le previsioni di produzione realizzate dall’Ismea, l’istituto economico del ministero dell’Agricoltura, parlano di un quantitativo di circa 43mila quintali di olio: circa il 35% in meno dell’anno passato. La causa di questa contrazione è dovuta all’alternanza produttiva e ad attacchi di patogeni da mosca olearia». Ma sulla qualità, Scatolini rassicura tutti: «Avremo un olio buonissimo perché l’eventuale presenza della mosca olearia è stata monitorata e combattuta, sia per le produzioni biologiche che convenzionali, grazie alle rilevazioni fatta dai tecnici delle organizzazioni dei produttori coordinati dall’assessorato regionale. E poi le precoci moliture già ad oggi realizzate evidenziano un olio dai buoni profumi e ben equilibrati nell’amaro e nel piccante – conclude –. Le ultime rese si aggirano intorno ai 10/11 chili di olio per quintale di olive». E sulla qualità dell’extravergine made in Umbria è pronto a scommetterci anche Pietro Clarici, presidente dell’associazione «Frantoi in Foligno», che chiarisce: «I danni causati dalla mosca olearia sono comunque inferiori a quelli provocati nel 2014. Questo perché le aziende hanno lavorato bene sia sul fronte della prevenzione che per quanto concerne la raccolta, che è stata anticipata. La flessione rispetto al 2015 è del 30-40%. I prezzi? Al frantoio siamo intorno ai 12-13 euro al litro, contro i 10 dell’anno passato».  Silvia Angelici