
Il ministro Adolfo Urso
Un buco d’acqua. Esplodono rabbia sindacale e polemica politica per un vertice, quello di ieri a Roma sull’Ast, che tra accordo di programma e questione energetica riconsegna sì l’impegno del ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ma anche tutte le incertezze della vigilia. Quindi nessuna firma sull’agognato accordo (a cui è legato il piano industriale di Arvedi per Ast), né scappatoie alla tagliola dei costi energetici. Il summit romano lascia un ring da tutti contro tutti, a poco più di un mese dalle elezioni regionali. In presenza o in collegamento la governatrice Tesei, il sindaco Bandecchi, l’ad di Ast, Menecali, i sindacati dei metalmeccanici. E il ministro. "Il confronto – così Urso – , ci ha permesso di fare chiarezza rispetto al rilancio del polo di Terni, centrale nel piano siderurgico nazionale. Stiamo lavorando con tutti gli attori coinvolti: l’azienda ha confermato l’investimento sul piano industriale, con il mantenimento dei livelli occupazionali, grazie al sostegno del Ministero che ha già destinato le risorse, con la piena condivisione di Regione e Comune con cui sono stati già definiti aspetti importanti dell’accordo. Ora c’è anche l’impegno comune a individuare una soluzione strutturale per il problema dei costi energetici, in linea con il quadro normativo europeo". Il ministero delle Imprese ha "avviato un dialogo volto a valutare la possibilità di ottenere tariffe energetiche più competitive" p per garantire ad Ast "un approvvigionamento sostenibile a lungo termine". Fino al 2029, anno del rinnovo delle concessioni. Valerio D’Alò e Simone Liti della Fim Cisl accolgono "con estremo favore" le parole del ministro, ma vedono "ancora alcune nubi sulla concretizzazione dell’accordo di programma". Secondo D’Alò e Liti, il sindaco Stefano Bandecchi, definisce "lontana la firma", mentre "l’azienda conferma la volontà di portare a termine gli investimenti programmati". Bandecchi ha usato parole forti contro l’azienda, accusandola di fatto di un ricatto, e sottolineando di essere pronto a rilevarla, con il sostegno del Governo. Parole su cui interviene Thomas De Luca del M5S:"Le sparate del sindaco Bandecchi ai tavoli ministeriali non solo non fanno ridere ma mettono a repentaglio il futuro di migliaia di famiglie" Per Guglielmo Gambardella e Simone Lucchetti della Uilm "a fronte di questa condizione di indeterminatezza" c’è "la piena esposizione del ministro Urso". È "una valutazione non positiva" quella di Cgil e Fiom. "Nuovo nulla di fatto. Occorre al più presto risolvere le incertezze che da troppi anni colpiscono le condizioni dei lavoratori e impediscono un reale sviluppo dell’azienda e del territorio" così Pino Gesmundo, Loris Scarpa e i segretari Claudio Cipolla e Alessandro Rampiconi. "C’è "forte preoccupazione" da parte della Fismic Confsal, con il segretario Giovacchino Olimpieri, che ha "chiesto con urgenza un nuovo incontro per ricevere maggiori dettagli, ma il ministro ha informato che, a causa delle imminenti elezioni regionali, non ci sarà possibilità di convocare un nuovo tavolo". Anna Ascani, deputata Pd: "Per Ast nulla di fatto. Ancora promesse vane, chiacchiere".
Stefano Cinaglia