Conferenza delle Regioni d’Europa. Porzi: "Cominceremo dai diritti"

Per la prima volta la presidenza del “Calre” affidata all’Umbria

A Palazzo Cesaroni avrà luogo il passaggio della consegne dalle mani della collega portoghese Ana Luisa Luis

A Palazzo Cesaroni avrà luogo il passaggio della consegne dalle mani della collega portoghese Ana Luisa Luis

Perugia 20 gennaio 2019 - Tocca all’Umbria (è la prima volta) assumere la presidenza della Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali d’Europa. Prima, nel 2016, per l’Italia era stato Raffaele Cattaneo della Lombardia, a ricoprire l’incarico. La nomina di Donatella Porzi, già ufficiale, vedrà il passaggio di consegne domattina a Perugia.

Allora Porzi che effetto le fa?

«Tengo molto al carattere istituzionale e politico di questa presidenza. Parliamo di un’associazione che riunisce 74 regioni di otto Paesi europei, per un totale di 200 milioni di abitanti. La “Calre” ha, tra i suoi valori fondanti, la condivisione di buone pratiche tra i Parlamenti europei, non solo su specifici temi ma anche sul significato dei propri compiti».

Quali gli obiettivi?

«In questo anno di presidenza, la sfida è quella di contribuire a lavorare ad un’ Europa baricentrica, dove tutti possano aver voce ed essere ascoltati; in cui trovare le soluzioni più appropriate per la maggioranza, senza trascurare le minoranze. Un metodo di lavoro che dovremo adottare anche sulla Brexit, riguarderà anche noi».

Si spieghi.

« La Calre ha ricevuto la richiesta di modificare il proprio statuto affinché alcune regioni del Regno Unito interessate, possano continuare ad avere rapporti con la Conferenza».

E a maggio verrà segnato il futuro di un’Europa nuova.

«In vista di quell’appuntamento elettorale, intendo lavorare in continuità con il progetto della Calre che nel succedersi delle presidenze deve garantire lo svolgersi dei temi avviati e approfonditi negli anni con particolare attenzione a quello dei diritti».

Una bella sfida.

«Sì, per l’Umbria. Per me è un onore e una grande responsabilità. Non sono l’unica rappresentante istituzionale ad avere incarichi europei, ma la presidenza Calre è il riconoscimento ad un impegno europeo serio che la regione tutta ha portato avanti in questi anni. Sono anche convinta che tale incarico potrà rafforzare l’Umbria in alcuni settori permettendole di venire in contatto con realtà diverse che potranno portare dei risvolti positivi in campo economico, sociale, turistico e culturale».

Da dove comincerà?

«Dall’Europa dei diritti, alla base del Manifesto di Ventotene. L’Europa che sognava Megalizzi “con meno confini e più giustizia”, nella convinzione di poter restituire un’Europa di pace, diversità nell’unità, accoglienza, uguaglianza e democrazia cui il presidente Mattarella spesso ci richiama. A marzo, ci aspetta un grande evento a Bucarest sulla sussidiarietà. Si tratta dell’ VIII Summit europeo delle Regioni e delle città, dal titolo evocativo “(Re)New Europe”. A novembre saremo ospiti al Senato per un evento, dedicato alla sussidiarietà, che il Comitato delle Regioni ha assegnato alla Conferenza italiana. Si tratta della IX Assise sulla solidarietà, promosso dalla Subsidiariety stering group del Cor. Insomma, questa è l’Europa per cui vogliamo lavorare perché l’Europa siamo noi».

D. Miliani