Parto trigemellare all'ospedale di Perugia

Le neonate stanno bene ma sono venute alla luce prima del termine della normale gestazione

I genitori Nizar e Valentina

I genitori Nizar e Valentina

Perugia, 12 aprile 2018 - Parto trigemellare all'ospedale di Perugia, esattamente un anno dopo l'ultimo. Le neonate stanno bene ma sono venute alla luce prima del termine della normale gestazione, venendo precauzionalmente ricoverate all'Unità di terapia intensiva. Il parto è avvenuto nella struttura di Ostetricia e ginecologia del S. Maria della Misericordia diretta dal dottor Giorgio Epicoco.

Alle gemelline - riferisce l'ufficio stampa dell'Azienda ospedaliera -, figlie di una coppia che vive a Corciano, sono stati dati i nomi di Chloe, Emily e Mia. L'equipe che le ha fatte nascere è stata coordinata dal professor Sandro Gerli, assistito dalle dottoresse Elena Laurenti e Chiara Belli e dalle ostetriche Antonella Lettieri e Chiara Zullino.

"Quando mi hanno informato del parto di tre gemelline, mi sono ricordato che un caso analogo si era verificato esattamente un anno fa” ha detto il dottor Giorgio Epicoco che non ha avuto bisogno di fare controlli, infatti la mattina del 12 aprile 2017 nacquero tre gemellini da genitori originari di Fabriano e la notte scorsa, per una assoluta coincidenza sono nate tre gemelline: Chloe ( peso Kg. 1,480 ), Emily (Kg 1,436) e Mia (Kg. 1,648 ). La gravidanza della notte scorsa, al pari di quella di un anno fa, è frutto di un concepimento spontaneo, che si verifica in percentuale inferiore al 2% dei parti, mentre è più frequenti nella procreazione medicalmente assistita.

I genitori – il papà Nizar di origini tunisine, in Italia da oltre 15 anni, e la mamma Valentina, gestiscono una attività commerciale a Olmo di Corciano ed hanno già un figlio, Samuele, di due anni. “Penso che prenderò coscienza della famiglia allargata in maniera esponenziale sono una volta che saremo tutti a casa – ha detto la mamma attraverso l'ufficio stampa dello ospedale –. In questi mesi di attesa assieme a Nizar abbiamo provato ad immaginare come ci organizzeremo nella crescita dei quattro figli, consapevoli che un conto sono i progetti ed un altro la realtà, comunque è certo che lui mi dare un aiuto concreto”.