"Nuove terapie intensive, non solo per il Covid"

La Tesei inaugura il modulo prefabbricato collegato al Santa Maria della Misericordia. "Dobbiamo fare lavori dentro l’ospedale"

Il taglio del nastro da parte della presidente Tesei con Figliuolo

Il taglio del nastro da parte della presidente Tesei con Figliuolo

Perugia, 29 maggio 2021 - Il modular hospital, 10 posti letto di terapia intensiva in una struttura prefabbricata ’agganciata’ con un corridoio interno al Santa Maria della Misericordia, "non sarà destinato solo al Covid, questo ci consentirà di realizzare lavori all’interno dell’ospedale, cosa che non siamo riusciti a fare prima per affrontare l’emergenza Covid".

E’ stata la stessa presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, in occasione dell’inaugurazione dell’’ex’ modulo-Arcuri (dal nome dell’ex commissario per l’emergenza) a spiegare che la nuova unità di terapia intensiva potrà essere destinata anche ai pazienti bianchi, in particolar modo in un momento in cui la brusca frenata del virus ha svuotato le rianimazioni e, in generale, gli ospedali. Ieri a Perugia c’erano 33 ricoverati di cui 7 in Intensiva.

La struttura modulare
La struttura modulare

Tra le ipotesi della direzione generale dell’Azienda ospedaliera c’è quella di trasferire nel modulo il Reparto di terapia intensiva diretto dal dottor Fabio Gori, così da consentire l’avvio dei lavori di ristruttazione in quell’area, ovvero la vecchia stecca occupata dagli studi medici e trasformata in emergenza per realizzare ulteriori posti di Intensiva. La struttura è stata inaugurata ieri dalla governatrice, insieme al generale Francesco Figliuolo, commissario straordinario per il Covid. "Abbiamo aperto anche altri due moduli all’ospedale di Terni e Foligno, dovremo aprire Città di Castello per avere in totale altri 44 posti di terapia intensiva. Abbiamo così recuperato anche carenze che avevamo a livello di terapie intensive in Umbria".

"L’Umbria ha realizzato fino ad ora 155 posti di Intensiva e sub-intensiva. Così ne avrà altri 44. Questo la dice l’unga su una programmazione ben fatta. E’ un gioiello contiguo all’ospedale - ha commentato il generale Figliuolo – con 10 posti di terapia intensiva completamente accessoriati e la possibilità di utilizzare le capacità diagnostiche della struttura fissa, aderente alla struttura modulare".

Il ’modular-hospital’ è struttura realizzata con elementi prefabbricati, annesse dotazioni impiantistiche ed apparecchiature elettromedicali. I lavori erano iniziati il 9 febbraio scorso, in piena terza ondata del virus quando sull’Umbria – e anche all’interno dell’ospedale – si erano abbattute le varianti (l’Inglese e la Brasiliana) e i posti di Intensiva si erano dovuti ricavare anche nelle sale chirurgiche. La struttura è costata quasi un milione e 900 mila euro finanziati dalla struttura commissariale mentre l’Azienda ospedaliera si è fatta carico delle opere necessarie per garantire i collegamenti impiantistici (cabina elettrica, gas medicali, impianto idrico etc.) e la realizzazione dell’accesso all’ospedale intramurario per un totale di circa 300mila euro.

Eri. P. e M.N.