Nel nome di San Valentino. Premiato il prete ortodosso che sostiene i dissidenti russi

Riconoscimento anche Giovanni Guaita, sardo di nascita, riferimento del movimento pacifista. In Basilica le “Nozze d’argento“ di trenta coppie dopo 25 e più anni di matrimonio.

Nel nome di San Valentino. Premiato il prete ortodosso che sostiene i dissidenti russi

Nel nome di San Valentino. Premiato il prete ortodosso che sostiene i dissidenti russi

Una domenica all’ insegna delle iniziative legate al patrono San Valentino tra Nozze d’argento e Maratona. Intanto Paolo Massari, Juri Leoni, Arcangela Miceli, Philippe Bordeyne, Mark Kostabi, Valentino Maltese, Luisa Borini, Casa Abis, Francesco Salvi, Pubble, Antonio Loffredo e Giovanni Guaita sono i vincitori dell’edizione 2024 del Premio San Valentino, promosso dall’Istess in collaborazione con Diocesi, Caritas, Confapi e rivolto a personaggi che abbiano valorizzato la figura del Santo dell’Amore e i valori di cui è portavoce. I nomi dei vincitori sono stati annunciati il 14 febbraio dal direttore dell’Istess, Arnaldo Casali, in apertura della terza edizione del Valentine Fest e verranno consegnati al Cenacolo San Marco sabato 6 aprile dal vescovo Francesco Soddu, presidente dell’Istess. I premi hanno riguardato gli ambiti di letteratura, storia, filosofia, teologia, arte, teatro, cinema, musica, comunicazione, economia e inziative di pace. Per quest’ultimo settore è stato premiato Giovanni Guaita. Questo il profilo che ne fa l’Istess: "Nato in Sardegna nel 1962, da 38 anni vive in Russia, dove è diventato monaco e prete del patriarcato di Mosca. E’ salito alla ribalta internazionale nel 2019 quando, sfidando il tradizionale allineamento della Chiesa al governo, ha dato rifugio nella sua chiesa al centro di Mosca a numerosi giovani dimostranti dell’opposizione in fuga dalla polizia. Così il monaco sardo-russo è diventato l’uomo simbolo di un movimento di opinione che coinvolge religiosi, avvocati, artisti, insegnanti e intellettuali vari e fa sempre più spesso sentire la sua voce contro la deriva autoritaria del governo di Putin. Dall’esplosione della guerra in Ucraina è diventato uno dei principali punti di riferimento del movimento pacifista. Al tempo stesso si è battuto per la ricerca della pace che deve passare attraverso la diplomazia contro il boicottaggio dei russi come popolo, riducendo il conflitto a una base etnica". In mattinata nella Basilica di San Valentino è stata celebrata la ricorrenza delle “Nozze d’argento“, i 25 anni di matrimonio, con la messa presieduta dal vescoco. Circa 30 coppie (foto dalla pagina Fb della Diocesi) , provenienti da Terni e dall’Umbria, accompagnati dai figli e in qualche caso anche dai nipoti e genitori, hanno rinnovato davanti all’urna di San Valentino gli impegni consacrati sull’altare nel giorno del matrimonio. Tra loro anche alcune coppie che hanno celebrato i 50, 47 e 30 anni di matrimonio, oltre a due coppie che avevano già partecipato alla Festa della Promessa dei fidanzati nel 1999. E sempre in mattinata centinaia di atleti e appassionati hanno partecipato alla tradizionale Maratona di San Valentino, organizzata dall’Amatori podistica Terni.

Ste.Cin.