
Fratelli d’Italia continua a crescere. Scatto d’orgoglio dei Democratici. Emorragia nel Movimento 5 Stelle
Fratelli d’Italia si prende quasi tutti i voti della Lega in Umbria rispetto alle Europee del 2019 e si conferma primo partito, andando anche oltre la percentuale del 2022. Anche il Pd conquista più di due punti e mezzo rispetto a 21 mesi fa, Forza Italia avanza di oltre un punto e mezzo. La Lega tiene (un punto in meno), mentre il Movimento 5 Stelle crolla e risale in modo deciso l’Alleanza Verdi e sinistra. E’ la fotografia del voto proporzionale in Umbria per il Parlamento europeo, sul quale si possono fare due paragoni: uno con quello di 5 anni fa e l’altro con le politiche del 25 settembre 2022.
Partiamo dal 2019: FdI conferma il boom, salendo come mostra la grafica al 32,62% e conquistando 98mila preferenze in più. Tutti voti sottratti alla Lega di Salvini che cinque anni fa portò a casa oltre 171mila voti, mentre domenica ne ha messi insieme 26.818, perdendo 144.640 elettori: una debacle impressionante che significa passare dal 38,18 per cento del ’19 al 6,83. Restando al centrodestra, c’è da registrare il miglioramento di Forza Italia: su cinque anni fa il balzo in avanti è dell’1,8 per cento, con una guadagno di voti assoluti pari a 4mila: da 28.828 a 32.905. Nel complesso il centrodestra ha messo insieme il 47,81%, mentre il Campo largo è al 40,96 senza tener conto di Azione (2,53%) e Stati Uniti d’Europa (Renzi e Bonino) con il 3,05%.
Centrosinistra: sempre rispetto a cinque anni fa il Pd cresce di 2,40 punti, ma cala nei numeri assoluti di 4mila preferenze. Alleanza Verdi e sinistra, se si mettono insieme i tre partiti che nel ’19 corsero separati, perde in valore assoluto, ma in percentuale (dato che i votanti sono stati di meno) avanza di uno 0,3%. Infine i Cinquestelle: percentuale dimezzata e perdita di 30mila preferenze. Il partito di Santoro in Umbria ha conquistato il 2,37% (9.288 voti), più di Stefano Bandecchi che con Alternativa popolare è arrivato all’1,84 (7.245 preferenze).
Quanto al 2022 si nota come FdI guadagni in termini percentuali (dal 30,8 al 32,6) ma perda in voti assoluti più di 6mila preferenze, fenomeno che in parte si spiega con un’affluenza minore (60,81 ieri contro il 65 per cento del ’22). La Lega perde quasi un punto rispetto a 21 mesi fa che significa però 7mila voti in meno. Forza Italia invece ne conquista 3mila, guadagnando un punto e mezzo. Aumenta in modo deciso il consenso del Pd: cinque punti e mezzo e oltre 12mila voti in più sul ’22. Ventimila preferenze in meno per i Cinquestelle che scendono dal 12,6 all’8,9. Alleanza Verdi e Sinistra conquista ben 7mila preferenze in più, salendo dal 3,56 del ’22 al 5,17 di questa tornata.
Michele Nucci