
Fino al 5 novembre bancarelle in centro e a Pian di Massiano. Debutto baciato dal sole, inaugurazione con Ferdinandi e Tesei.
Il centro in questi giorni profuma anche di spezie, di lavanda e di sapori del Nord: la Fiera dei Morti è sempre più aperta alle contaminazioni, dialogando col mondo. Lo ribadisce anche la sindaca Vittoria Ferdinandi, che ieri, accompagnata da alcuni assessori della Giunta e dalla governatrice Donatella Tesei, ha tagliato i due nastri della manifestazione. "La Fiera è una tradizione meravigliosa che va avanti da più di 700 anni. Un pezzo dell’identità storica e culturale di Perugia. La più grande fiera del centro Italia – ricorda la Ferdinandi – uno spazio di commercio e di incontro importantissimo che ci restituisce la memoria della nostra città. Essere qui da sindaca è un onore e un orgoglio. Voglio ringraziare il consorzio Perugia in Centro per aver riportato una parte della manifestazione nel centro storico e l’amministrazione comunale che ha curato il mercato delle gemelle in Piazza Italia. Tradizione e futuro che si uniscono. Perugia si apre al mondo, ai grandi Paesi Europei e internazionali, senza paura delle contaminazioni e dell’incontro con altre culture. E con questo sole, queste persone e con la Fiera in corso è davvero bellissima".
Dunque non resta che lasciarsi sedurre dagli oltre 600 stand dislocati tra il centro e pian di Massiano, dove si rinnova la presenza anche delle associazioni onlus e benefiche. 55 le casettine di legno nelle piazze e vie del centro storico, coordinate dal Consorzio che raduna i commercianti dell’acropoli. Piazza Italia, per l’occasione, torna ad essere uno spazio internazionale con la presenza delle città gemellate con Perugia, proprio con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente i legami, scoprire e celebrare l’amicizia tra città lontane ma al tempo stesso vicine per tradizioni. Intanto ieri la Fiera è stata sold out, con migliaia di visitatori anche da fuori regione.
Silvia Angelici