REDAZIONE UMBRIA

Febbre da ballottaggio. Nuovo botta e risposta tra Scoccia e Ferdinandi

Il centrodestra: si rischia di far "ripiombare la città in un passato di ideologia estremista". La replica: "Interrogatevi sul perché i cittadini sono stati severi con voi".

Febbre da ballottaggio. Nuovo botta e risposta tra Scoccia e Ferdinandi

Giusto il tempo di riprendere fiato e il botta e risposta – a distanza – tra Margherita Scoccia e Vittoria Ferdinandi è ripartito. Con la coalizione di centrodestra che insiste sul fatto che la scelta della candidata avversaria "farà ripiombare la città in un passato caratterizzato dall’ideologia estremista, superata da secoli". "Dopo tre mesi e nonostante abbia cambiato il responsabile della comunicazione – ribatte Ferdinandi – la destra continua a promuovere una campagna elettorale fatta di strumentalizzazioni e delegittimazioni dell’avversario, provando a schiacciarci su posizioni estremiste che sono solo frutto di fantasia strumentali". Insomma, la miccia è stata accesa di nuovo. "Le elezioni del 23 e 24 giugno – afferma dunque il centrodestra – rappresentano uno spartiacque per la città di Perugia. Un possibile punto di non ritorno L’estremismo contro la responsabilità. I sogni e le favole contro i progetti reali. L’ideologia contro la concretezza. Il passato contro lo sviluppo. In queste elezioni i cittadini di Perugia hanno una grandissima responsabilità: avranno l’opportunità di scegliere se andare avanti con una Perugia finalmente unita che grazie al buon governo guarda al futuro con fiducia ed ottimismo, oppure di consegnarsi ad un’alternativa estremista e fortemente ideologizzata che ha l’obiettivo di spaccare in due la città".

"Invece di interrogarsi sul perché i cittadini hanno espresso un giudizio così severo e negativo sulla giunta uscente – riprende Ferdinandi -, non rinnovando la fiducia a metà degli assessori, si continua ad attaccare, come se da una parte ci fossero i sogni e dall’altra solide realtà, che non sono affatto solide, anzi". E giù critiche su strade, sanità, aumento della Tari, contenitori del centro storico vuoto, l’annuncio del nuovo piano regolatore, cultura e turismo. "Vorrei allora promuovere una riflessione seria e oggettiva solo su una cosa - conclude Ferdinandi -. Guardiamo le campagne elettorali che abbiamo messo in campo noi e i nostri avversari. La nostra campagna elettorale è stata già un modello plastico di quello che vorrà essere il nostro metodo di governo, basato sull’ascolto, sulla partecipazione, sulla capacità e le competenze di fare sintesi e di tradursi in proposte concrete. Viene fatta volutamente confusione tra estremismo e radicalità. La radicalità significa avere il coraggio e assumersi la responsabilità delle proprie scelte. Scelte legate alla propria visione, che è quella che è mancata drammaticamente in tutti questi anni, per cui Perugia è stata amministrata come un condominio. Il nostro governo porterà davvero una nuova stagione in cui Perugia non sarà solo di tutti, ma anche per tutti e tutte".