Fiorentina, Pioli-squadra: che scintille

Faccia a faccia nello spogliatoio di Frosinone. Il quarto pari di fila (e la quarta rimonta) hanno fatto infuriare il tecnico viola

Stefano Pioli durante Frosinone-Fiorentina

Stefano Pioli durante Frosinone-Fiorentina

Firenze, 13 novembre 2018 - Arrabbiato Pioli. Delusi e nervosi i giocatori. Inevitabile e, sotto certi aspetti, costruttivo. Già, perché il fatto che allenatore e squadra, venerdì sera, una volta chiusa la porta dello spogliatoio di Frosinone, abbiano deciso di dirsi in faccia (magari con toni forti) che le cose così non vanno, è un qualcosa su cui si può riflettere. E che, a suo modo, dice che il gruppo è vivo e ha voglia di ripartire. Di riscattarsi.

Frosinone-Fiorentina 1-1, i viola non sanno più vincere

Così, anche i minuti di ritardo con cui Pezzella ha raggiunto la zona mista per i commenti del dopo-gara, poteva avere una lettura precisa: il capitano, come il resto dei compagni, era dovuto rimanere nello spogliatoio per ascoltare lo sfogo di Pioli. Sfogo chiarissimo e comprensibile, visto che il lampo di Pinamonti, oltre a cancellare la vittoria della Fiorentina, aveva messo in mostra un paio di cose sulle quali non si poteva (e non si può) sorvolare. Primo: in cinque partite – dal ko con la Lazio in poi – la Fiorentina ha raccolto pochissimo per poter continuare ad ambire a una stagione che profuma d’Europa. Secondo, messaggio che Pioli ha sottolineato anche in sala interviste: una volta andati in vantaggio, i suoi ragazzi devono avere la forza e la scaltrezza di chiudere il match con un raddoppio che impedirebbe quanto invece è accaduto nelle ultime quattro sfide. Ovvero, Fiorentina costretta al pareggio, con squadra avversaria in rimonta.

Nel confronto di Frosinone, il gruppo si è presa le proprie responsabilità, ma soprattutto ha garantito all’allenatore che con la ripresa del campionato (a Bologna, domenica 25) si volterà pagina. Il clima nello spogliatoio viola, quindi, vive su una tensione nervosa che Pioli farà di tutto per trasformare in tensione positiva. Di rivalsa. Per riaccendere una stagione che altrimenti rischia di trasformarsi in un boomerang dopo la rivoluzione estiva segnata dal mercato e dai progetti che per voce di Della Valle e dei massimi dirigenti viola, volevano (e vogliono) la Fiorentina capace di riguadagnare sul campo un posto che valga il ritorno alle competizioni internazionali.

La scossa e le scintille di Frosinone per ripartire. Pioli ha alzato la voce, si è fatto sentire e ora la parola passa al gruppo. Sul campo.