"Grazie per aver fatto la storia": una piazza per i campioni del '56

Emozionante cerimonia davanti alla Maratona, proprio di fronte al Centro sportivo della Fiorentina, con Nardella e Della Valle

La cerimonia di inaugurazione del piazzale "Campioni del '56"

La cerimonia di inaugurazione del piazzale "Campioni del '56"

Firenze, 15 ottobre 2016 - "Grazie perché non ci avete fatto dimenticare come si costruisce un successo". A quel successo di 60 anni fa nel campionato '55/'56, il primo (e non solo per questo il più bello) scudetto nella storia viola, il Comune di Firenze ha deciso di dedicare il piazzale tra la Torre di Maratona dello stadio "Franchi" e il Centro sportivo della Fiorentina. Così, il sindaco Dario Nardella, nel corso di una cerimonia breve ma toccante, ha voluto ringraziare quei campioni (quellli ancora presenti come Orzan, Sarti, Magnini e Carpanesi e le famiglie degli altri che non ci sono più) per un trionfo che ha indicato le strade giuste verso la vittoria. A partire da quella dell'amicizia, perchè quella Fiorentina era una squadra fatta da grandi giocatori (da Julinho a Virgili, da Montuori a Gratton; da Chiappella a Segato, da Rosetta a Cervato; da Prini a Toros, a Bartoli a Scaramucci e ovviamente Orzan, Sarti, Magnini e Carpanesi) ma soprattutto di amici guidati da un grande tecnico come Fulvio Bernardini e da un grande tecnico come Enrico Befani. 

"Voi avete fatto la storia _ dice il patron viola Andrea Della Valle_ e noi cerchiamo di imitarvi. La cosa più bella è stato aver messo la targa in questo posto, in questa piazza tra il campo di gioco e il campo di allenamento, dove ogni giorno i nostri giocatori entrano nel centro sportivo e io diro loro di guardare cosa vuol dire appartenere a questa squadra".

E molto importante la presenza di una rappresentanza molto qualificata della Fiorentina attuale (oltre ad Andrea Della Valle, ovviamente) da Paulo Sousa a capitan Gonzalo, da Bernardeschi a Kalinic, da Badelj a Borja Valero da De Maio a Kalinic, con la presenza del direttore generale Pantaleo Corvino. Un bel ponte tra ieri e oggi.

Tanta emozione per un'occasione che non è solo uno sguardo al passato memoria, ma è anche un modo per apprendere nell'oggi e per il domani i valori di un grande gruppo. "Siamo felici per la scelta dell'amministrazione per questa giornata di memoria, perché la memoria sportiva non fa parte di una storia minore _dice Andrea Claudio Galluzzo, presidente della Fondazione Museo della Fiorentina _ e dobbiamo ricordare sempre questi giocatori, il loro spirito, la loro fraternità. La vita non passa invano, non ci dimentichiamo di loro"