Firenze Rocks, 65mila in delirio per i Guns n'Roses. Il trionfo di Axl & C. / FOTO

Stasera tocca agli Iron Maiden, poi la chiusura con Ozzy Osbourne

Firenze  Rocks, Guns'n Roses (Tania Bucci/New Press Photo)

Firenze Rocks, Guns'n Roses (Tania Bucci/New Press Photo)

Firenze, 16 giugno 2018 - Questa volta non hanno aspettato 24 anni per tornare in Italia. A poco più di 12 mesi dal trionfale concerto all'autodromo di Imola, il primo nella Penisola dal '93, il circo rock n'roll dei Guns n' Roses torna ad affacciarsi a Firenze. Davanti al tutto esaurito da 65mila persone dell'Arena del Visarno per Firenze Rocks  la festaiola macchina da guerra losangelina lancia dal maxipapco tutto l'arsenale di decibel e distorsione a disposizione, per uno show monstre di oltre tre ore.

L'attacco è nel segno da bassifondi di It's so Easy, dal loro primo capolavoro, Appetite for destruction: proprio il pezzo che avevano suonato giovedì sera, prima nottata del Firenze Rocks, unendosi a sorpresa al concerto dei Foo Fighters di Dave Grohl. La voce di Axl é in tiro e dallo scorso anno sembra pure aver perso qualche chilo. Cambia cappelli, occhiali, giubbotti e magliette come una vera madama del rnr, mentre Slash lo squadra impassibile tritando blues e riff dietro gli immancabili occhiali neri.

Sempre da Appetite che arrivano le mitragliate di Mr Brownstone e della leggendaria Welcome to the jungle; le atmosfere si placano con la malinconica Estranged, resa ancor più sofferente dalle coltellate soliste di Slash; segue una parata di cover, dalla classica Live and let die di Paul Mac Cartney a Slither dei più recenti Velvet Revolver; il bassista Duff prende il microfono per Attitude dei re dell'horror punk Misfits.

C'é spazio pure per Shadow of your love, lontano ricordo del gruppo pre Guns Hollywood Rose, in cui militava un giovanissimo Axl. Una composta Black hole sun dei Soundgarden é l'omaggio al recentemente scomparso leader del gruppo di Seattle Chris Cornell.

Slash tira fuori dal cappello tutti i trucchi del chitarrista di strada sulle versioni strumentali di Wish you were here, la musica del Padrino e Johnny B.Goode, che finisce per fondere all'attacco di Swet child o mine. Poi é tutta una bordata di superhit che il pubblico canta senza risparmio, da You could be mine alle struggenti Civl war e November Rain. Superate ampiamente le tre ore di performance, il colpo di grazia si manifesta nella forma di una scatenata Paradise city, segnata dalle urla ancora selvagge di mr Rose e dai funambolismi in velocità alla sei corde di Slash. Titoli di coda con saluto al pubblico di Axl in vestaglia rossa e una salva di fuochi d'artificio.

Il programma del Firenze Rocks  prosegue sabato 16 con gli Iron Maiden. Chiude il poker Ozzy Osbourne, domenica 17, con il suo passaporto della Rock and Roll Hall of Fame