Palio straordinario, scelta la chiesa: sarà San Domenico

Padre Scarciglia: "Un grande messaggio corale di speranza"

Padre Alfredo mostra il monumento ai caduti della Prima guerra in San Domenico

Padre Alfredo mostra il monumento ai caduti della Prima guerra in San Domenico

Siena, 26 settembre 2018 - «UN SEGNALE di speranza». Sintetizza così Padre Alfredo, parroco di San Domenico, l’annuncio tanto atteso. La basilica che custodisce le reliquie di Santa Caterina, patrona d’Italia e d’Europa, è stata scelta per accogliere il Drappellone dello Straordinario dedicato ai 100 anni della Prima Guerra mondiale. «Che succede adesso? La messa delle 18 di sabato 20 ottobre sarà spostata nella cripta – spiega a caldo – lasciando libera la basilica per la Contrada vittoriosa».

Una bella sensazione...

«Non lo nego. Ed un significato profondo. Com’è ormai noto qui c’è un monumento ai caduti del primo conflitto di cui molti non sapevano finora l’esistenza. La notizia che San Domenico era, anche per questo, candidata ad accogliere il Palio dello Straordinario, ha creato curiosità. C’è stato un bel via vai di persone in chiesa. Positiva dunque questa riscoperta ma voglio sottolineare al contempo l’importanza degli scritti di Santa Caterina per la pace che, unendosi alla celebrazione della fine della guerra, rappresentano un bel segnale di cui c’è grande bisogno. Il Te Deum in S.Domenico, al di là del senso contradaiolo, finisce per diventare insomma segno di speranza per i popoli».

C’è bisogno di pace a Siena?

«Ovunque, a partire dalle famiglie ai luoghi di lavoro, è oggi quantomai indispensabile. Qui come nel mondo. Santa Caterina scrivendo al papa, ai politici, ai padri di famiglia raccomandava l’importanza della pace».

Come correttore del Drago sarebbe bellissimo se nella ‘sua’ basilica intonasse il Te Deum il popolo di Camporegio.

«Una vittoria nella vittoria. Vediamo se usciamo a sorte e se saremo ancora baciati dalla fortuna».