Conto alla rovescia finito riapre il Museo del Cristallo. Domani il taglio del nastro

Il presidente Bagnasacco: ""Le aziende non sono mai andate così bene, c’è chi ha registrato un record di fatturato. Non ci sono grandi motivi di preoccupazione".

Conto alla rovescia finito riapre il Museo del Cristallo. Domani il taglio del nastro

Conto alla rovescia finito riapre il Museo del Cristallo. Domani il taglio del nastro

Domani, dopo alcuni anni di chiusura per ristrutturazione riapre il Museo del Cristallo di Colle. Gabriele Bagnasacco, il presidente dell’associazione Città del Cristallo ha deciso di intervenire per fare il punto sulla situazione di salute del comparto. "Le aziende – afferma Bagnasacco – non sono mai andate così bene dagli anni successivi alla crisi Lehman Brothers. Il lavoro va bene, c’è chi ha addirittura registrato un record di fatturato. Non ci sono grandi motivi di preoccupazione". Naturalmente le aziende colligiane hanno dovuto cambiar passo e tipo di produzione rispetto agli anni ‘90. Trovando ognuno una strada diversa rispetto al passato. "Se prima eravamo legati tutti al mercato italiano delle liste nozze e quindi dei matrimoni, oggi non è più così – continua Bagnasacco – Duccio Di Segna ha una propria linea che vende all’estero, che rappresenta il 30 per cento del suo fatturato, con la produzione di statue, vasi, bicchieri. ColleVilca è legata al mondo del fashion di alto livello. Io, con il marchio Arnolfo di Cambio rappresentato dai maestri del design, con bicchieri e servizi da tavola, ho riscontrato quest’anno un aumento di fatturato pari al 50 per cento. Senza contare che distribuisco in tutto il mondo i marchi di Missoni e Roberto Cavalli, oltre che di Karl Lagerfeld per quanto riguarda le fragranze per la casa". L’associazione Città del Cristallo, per voce del suo presidente si ritiene, quindi, soddisfatta dell’andamento del settore che rappresenta. "Siamo presenti già da due anni – attesta il presidente – abbiamo realizzato due edizioni del Festival del Cristallo, una festa che ha attirato molta attenzione, per quanto rimodulata rispetto a quella storica in Castello. Abbiamo presentato diversi libri legati al settore, organizzato incontri e conferenze. Abbiamo aperto le aziende ai visitatori proponendo degustazioni di vino, laboratori per studenti, installazioni artistiche di grande significato". "Adesso siamo entusiasti per la riapertura del Museo – conclude Bagnasacco – la nostra casa, la sede che ci permetterà di mostrare la storia del cristallo di Colle e per il quale abbiamo intenzione di organizzare due mostre tematiche all’anno".

Lodovico Andreucci