Petizione contro il centro sportivo: "Dobbiamo tutelare gli spazi verdi"

L’incontro ieri mattina al centro sociale di Nave. Raccolta di firme approvata anche da Legambiente.

Petizione contro il centro sportivo: "Dobbiamo tutelare gli spazi verdi"

Petizione contro il centro sportivo: "Dobbiamo tutelare gli spazi verdi"

C’è un tempo per riflettere e pensare. E quel momento è stato fissato almeno fino al giorno in cui il Comune di Sarzana avrà più chiaro lo sviluppo della città e della periferia adottando finalmente il nuovo Puc fermo da oltre 20 anni e commissionato dalla precedente amministrazione. Naturalmente si tratta di una semplice speranza che il comitato dei cittadini, contrario al progetto sportivo annunciato in via Navonella che rientra nel quartiere di Sarzanello, cercherà di trasmettere al Comune di Sarzana avviando una raccolta di firme che girerà in città, nei quartieri di Nave, Sarzanello e anche San Lazzaro. Una petizione, a tutela degli spazi verdi e delle zone ancora polmone della città come nel caso di via Navonella che verranno interessate dalla realizzazione di un moderno centro sportivo, che vada a sostituire o comunque a integrare una precedente raccolta di firme contro il progetto già avviata da un componente della consulta territoriale di Sarzanello ma poi, probabilmente, dimenticata in qualche cassetto.

Il gruppo composto da Giuliana Burzi, Fabrizia Giannini, Valter Chiappini, Alessandro Poletti, Paolo Bongiovanni ha presentato la petizione anche per informare la cittadinanza del progetto sportivo che punterà sui campi da tennis, padel ovviamente arricchiti da spogliatoi, ristorazione, parcheggi. Una raccolta di firme approvata anche da Stefano Sarti di Legambiente presente all’incontro organizzato al centro sociale di Nave.

"Vediamo troppa disinformazione - ha confermato Sarti - anche da parte degli stessi residenti della zona che non sanno bene cosa sorgerà. Nonostante le rassicurazioni della Consulta di Sarzanello che ha ribadito la piena condivisione dei residenti. Non è affatto così".

Il gruppo di lavoro chiede che ci sia tutela dell’ambiente e del paesaggio. "Per evitare in futuro un effetto domino - hanno spiegato - che allarghi la cementificazione. La trasformazione di un’area verde e agricola poi aprirà la strada a una nuova rotatoria, a un capannone, a nuovi complessi industriali. Questo perchè il Comune di Sarzana come già accaduto per le antenne non ha un piano ben definito e preciso che ponga limiti e tuteli l’ambiente dall’urbanizzazione senza regole".

m.m.