In scena ‘Per sempre Tina’

Arianna Pollini racconta la figura e la vita di una delle più grandi fotografe

In scena ‘Per sempre Tina’

Appuntamento domani allo spazio ‘Un mondo a parte’ di via Carducci

Un monologo ricco di umanità, che lascia inevitabilmente spazio a profonde riflessioni, un racconto circolare che assorbe lo spettatore. Va in scena domani alle 21, allo spazio ‘Un mondo a parte’ di via Carducci 43, lo spettacolo ‘Per sempre Tina’, di e con Arianna Pollini. Tina Modotti, all’anagrafe Assunta Adelaide Luigia Saltarini Modotti, nata nel 1896 e morta nel 1942, è stata una delle più importanti fotografe dell’inizio del ventesimo secolo.

In questa narrazione di se stessa, Tina mette l’accento sulla sua esperienza di donna, di fotografa e di comunista. Nel racconto hanno grande rilevanza le relazioni, anche quelle con gli uomini che hanno segnato la sua esistenza. A condurre lo spettatore dentro la trama della sua vita è il suo pensiero che, per associazione, passa da un episodio all’altro, donando a chi guarda, con le prime battute dello spettacolo, una precisa bussola di coerenza narrativa.

È un racconto che sembra nato dalla fantasia di uno scrittore, e che sorprende per la sua continua evoluzione e trasformazione. Il coinvolgimento narrativo porta ad appassionarsi alla vita di Tina, posta continuamente davanti a prove straordinarie. Ogni passaggio della sua esistenza conduce chi ascolta in scenari di una vitalità fuori dal comune: Udine nei primi anni del Novecento, la fame e la povertà dei quartieri operai; San Francisco, la Little Italy e il teatro; Hollywood e il cinema muto ai suoi esordi; Edward Weston e la fotografia; Città del Messico e il Rinascimento messicano; Antonio Mella e la militanza nel Partito comunista; l’esilio a Berlino negli anni Trenta; Mosca, il suo impegno politico e la vita clandestina durante la militanza nel Soccorso rosso internazionale; la guerra civile in Spagna, dove si adopera senza sosta; il ritorno in Messico e la fatica degli ultimi anni. Il racconto conduce lo spettatore fino all’inesorabile: la sua morte, da sola, in un taxi, a Città del Messico.

Lo spettacolo è una narrazione sospesa, fatta di gesti eterei che danno vita all’invisibile e che si chiude là dove ha avuto inizio. Ulteriori informazioni sullo spettacolo sono disponibili chiamando il numero 39 31536425 anche per le prenotazioni.

Marco Magi