Da Prato ai mondiali di danza del ventre: "Safiya" è pronta a conquistare la Cina

Sabina Pesca, 29enne insegnante di danza, rappresenterà l'Italia nel team russo. "Chiamata a sorpresa. Sono felice ed emozionata"

Sabina Pesca durante uno spettacolo

Sabina Pesca durante uno spettacolo

Prato, 26 giugno 2018 - E' pratese. E' una ballerina del ventre e difenderà i colori italiani ai mondiali di Belly Dance in Cina. Sabina Pesca, in arte «Safiya», classe 1989 è stata convocata nel team russo per rappresentare l’Italia e partecipare, dal 29 luglio al 3 agosto, al campionato del mondo organizzato a Yinchuan. Una competizione nella quale ogni squadra partecipante dovrà schierare 12 ballerine di 12 nazionalità diverse, tutte esperte di danza del ventre (o Belly Dance). La giovane Sabina, che già insegna questo particolare tipo di espressione artistica da qualche anno a Prato, a Danzerò scuola di danza, e a Pistoia alla Full Feeling Dancing è anche l’unica in Toscana a portare avanti lo stile russo di danza del ventre, sicuramente meno conosciuto e praticato in Italia rispetto al filone egiziano.

«Sono felice ed emozionata. Non mi aspettavo una simile convocazione da parte di una professionista del calibro di Natalie Becker, la responsabile del team russo – commenta la maestra di danza pratese –. E pensare che, pur avendo iniziato a ballare all’età di 7 anni ho scoperto la danza del ventre solo 8 anni fa. Da lì è stato amore a prima vista e ho deciso anche di farne una parte importante della mia vita professionale. Il salto decisivo è stato l’aver seguito gli insegnamenti di Bru Becker, un’insegnante alla quale devo molta della mia passione».

E’ stata proprio Becker ad assistere ad uno dei tanti concorsi internazionali ai quali ultimamente Sabina ha partecipato e a notare la qualità della sua danza, decidendo poi di chiamarla nella selezione russa per i mondiali in Cina. Pesca, mondiali a parte, ha molti sogni nel cassetto per il suo futuro nel mondo della danza: «Mi piacerebbe aprire una accademia di danze orientali in Toscana, ma per adesso è un progetto quasi impossibile da realizzare. Mi sto anche laureando in scienze filosofiche e proverò a diventare insegnante – spiega, mentre sta ultimando i preparativi per essere a posto con le visite mediche e con i vaccini – . L’8 luglio le mie allieve dei corsi di danza faranno uno spettacolo al teatro Gorinello. Sarà un’ottima occasione per vedere cosa è davvero la danza orientale e dimenticare gli stereotipi sbagliati che ormai si sono radicati attorno a questa antica disciplina».