REDAZIONE PRATO

Via Bisenzio di nuovo sott’acqua. E i cittadini di Oste rivivono l’incubo

La strada si è allagata velocemente per le piogge di domenica e ieri. Raffica di proteste sui social

Via Bisenzio di nuovo sott’acqua. E i cittadini di Oste rivivono l’incubo

Via Bisenzio rivive l’incubo dell’alluvione. La pioggia caduta tra domenica e lunedì ha mandato di nuovo sott’acqua via Bisenzio nella frazione di Oste. La foto della strada che è stata postata sui social è un lago e i commenti si rincorrono. "Ad ogni modo l’importante è costruire ancora palazzi, magazzini, supermercati, avanti così e tutti sott’acqua", scrive Patrizia. "Ma il nuovo impianto di sollevamento di Oste non doveva servire per non far allagare più la zona?", di rimando Rolando. E ancora rabbia e esasperazione nelle parole dei cittadini.

"Fate qualcosa per via Bisenzio. Non esiste che nessun tombino in prossimità dei civici dal 69 al 75 non riceva una goccia d acqua", si legge ancora sulla pagina Facebook ’Sei di Montemurlo se’. Dalle foto postate sembra che un tombino stradale non riceva acqua, il risultato sono di nuovo allagamenti con la strada sepolta da litri e litri di acqua piovana.

Eppure a fine maggio l’amministrazione ha inaugurato il nuovo impianto di Sollevamento Parugiano, realizzato da Publiacqua nell’ambito delle opere del Masterplan al sistema fognario di Montemurlo. L’intervento, che ha un quadro economico di 4 milioni di euro, ed è composto da una vasca di accumulo, una vasca di carico, provvista di 5 pompe centrifughe, e una vasca di scarico collegata al fosso Meldancione e presidiata da una paratoia automatizzata e regolata per interrompere il flusso in relazione ai livelli idrometrici nel torrente Meldancione.

L’impianto di sollevamento Parugiano si inserisce proprio nell’insieme delle opere previste dal Masterplan fognario di Montemurlo che ha come obiettivo primario la riduzione dell’ingresso delle acque, come ad esempio acque meteoriche e superficiali, nella pubblica fognatura. Il minor apporto di acque cosiddette parassite in fognatura dovrebbe avere inoltre, come risultato, la riduzione del rischio idraulico in talune aree urbane critiche della frazione di Oste.

Per impedire l’afflusso delle citate acque superficiali in pubblica fognatura, e così migliorare il trattamento delle acque reflue all’impianto di depurazione del Calice, è stato realizzato il complesso sistema di infrastrutture idrauliche dotate di strumentazioni di misura dei livelli fondamentale per la corretta gestione delle portate. Insomma lo scopo dei lavori era quello di evitare che la pioggia ancora allaghi intere vie di Oste. Al momento la realtà è un’altra e i cittadini chiedono risposte.

Silvia Bini