
Ricorso al Tar, il Comune si difende: "Dovremo spendere soldi pubblici"
Il Comune di Poggio a Caiano si difenderà nel ricorso al Tar presentato da 6 cittadini contro la riapertura a doppio senso di Ponte all’Asse e il ripristino della circolazione su via Vittorio Emanuele in entrambi i sensi di marcia, avvenuta il mese scorso e che ha suscitato polemiche e consensi.
"Ci spiace per i cittadini – commenta il sindaco di Poggio Riccardo Palandri – dovremo difenderci e il Comune dovrà spendere soldi pubblici. Leggiamo nella nota inviata alla stampa cose non vere: ho ricevuto in più occasioni le persone che abitano o lavorano in alcune delle strade oggetto delle modifiche stradali e, insieme agli assessori, ho spiegato il perché dei cambiamenti che hanno ricevuto il via libera dagli Enti gestori nel caso di via Vittorio Emanuele. Il confronto c’è stato. Queste persone hanno deciso di fare ricorso al Tar, come amministrazione ci difenderemo e ribadisco dovendo spendere soldi pubblici per solo sei cittadini a cui non piace il nuovo piano viario. Le scelte che un Comune prende, indipendentemente dal colore politico, non è detto che possono piacere a tutti ma gettare fango asserendo che non abbiamo ascoltato i firmatari del ricorso al Tar non corrisponde al vero".
La Regione, ente proprietario della Statale 66, lo ricordiamo ha dato parere positivo per il ritorno a quella che era la circolazione precedente su Ponte all’Asse e via Vittorio Emanuele II, cosa che invece non è avvenuta da parte della Provincia di Prato per la riapertura di ponte al Molino a doppio senso e la questione è diventata così oggetto di un contenzioso legale fra Comune e Provincia. "Ricordo – conclude Palandri nella sua nota – che dalla Provincia è arrivato il no alla riapertura a doppio senso di ponte al Molino che avrebbe comportato un alleggerimento del traffico sulla 66".
M. Serena Quercioli