REDAZIONE PRATO

Il distretto fuorilegge: "Mettiamo insieme tanti mattoni e alziamo il muro della legalità"

La sindaca Bugetti dopo la relazione del procuratore Tescaroli "Come città stiamo dimostrando di avere la forte volontà di contrastare chi delinque e chi voglia fare impresa senza rispetto".

Ilaria

Bugetti *

Ritengo che la proposta del procuratore Luca Tescaroli sia un importante segnale di attenzione per il nostro territorio. Significherebbe potenziare il personale della procura e dare ai magistrati strumenti più efficaci e mirati contro l’illegalità economica e finanziaria. Come città stiamo dimostrando di avere la forte volontà di contrastare chi delinque e chiunque tenti di fare impresa senza rispettare i lavoratori, lo Stato italiano e la libera concorrenza. Ciascuno per quanto di competenza, porta il suo contributo alla causa. Lo facciamo in nome della dignità umana e lavorativa, dell’alto valore della legalità e della necessità di tutelare il nostro distretto tessile, il più antico e il più grande d’Europa.

Le nostre imprese fanno cose strepitose che tutto il mondo ci invidia e ci chiede. Affrontano i cambiamenti e le difficoltà con forza, fantasia e coraggio. Imprenditori e dipendenti insieme. Un anno fa li abbiamo visti spalare fango dalle loro aziende fianco a fianco, a ritmo serrato, come se fossero un’unica cosa, con l’obiettivo di riprendere la produzione più velocemente possibile. Questo perché quelle fabbriche sono considerate le case di tutti e salvarle significa salvare se stessi.

Ecco, questo spirito deve guidare anche le azioni. Combattere l’illegalità togliendo dal cesto le mele marce, significa tutelare la qualità del nostro distretto e garantirne il futuro. Mi piace, dunque, che ciascun ente o soggetto cittadino, metta sul piatto proposte e strategie per fermare la piaga dello sfruttamento lavorativo, del narcotraffico e degli illeciti finanziari.

Saranno tanti mattoni a formare la barriera all’illegalità. Prato ha sempre aperto le braccia a chi ha voglia di mettersi in gioco e di lavorare, ma deve essere chiaro che non c’è spazio o tolleranza per i delinquenti, i furbi e gli sfruttatori. La proposta del dottor Tescaroli è importante anche perché evidenzia le risposte insufficienti che lo Stato fino a oggi ha dato alla città di fronte alle sue complessità. È arrivato il momento di invertire la rotta. Come? Trasformando in realtà la richiesta del procuratore, rafforzando gli organici delle forze dell’ordine e accogliendo la mia proposta di affiancare in modo sistematico gli ispettori del lavoro agli ispettori Asl nei controlli alle imprese cinesi del progetto Lavoro sicuro. Nei giorni scorsi ci sono stati dei segnali di apertura in questo senso. Spero che si trasformino velocemente in qualcosa di più. Prato lo merita.

*Sindaca di Prato