Pontedera, rimonta e vittoria sul più bello contro l'Albissola / FOTO

Sotto per ottanta minuti nel finale Mannini e Ropolo ribaltano il risultato al Mannucci

La grande gioia del Pontedera dopo la rete di Ropolo

La grande gioia del Pontedera dopo la rete di Ropolo

Pontedera, 26 settembre 2018 - Se il Pontedera ha potuto scendere in campo per disputare la sua prima partita casalinga stagionale, quella vinta 2-1 col cuore contro l’Albissola, lo deve a una persona: Roberto Caroti. Che con i granata non c’entra niente e a cui forse il calcio non piace neppure (però non glielo abbiamo chiesto...). Ma è stato colui che ha saputo far riaccendere in tempo i fari dell’impianto di illuminazione del Mannucci. Eh già, perché una decina di minuti prima dell’inizio del match, le 20.30, il generatore ha fatto le bizze: tutti al buio. Con il tempo che passava e il rischio di perdere 0-3 a tavolino se la gara non fosse iniziata entro 45 minuti dall’orario fissato. L’intervento del tecnico della 3C Elettrotecnica di Ponsacco ha avuto esito positivo. L’illuminazione è rimasta ridotta, ma il direttore di gara ha stabilito che fosse comunque sufficiente per poter giocare. E così è stato alle 21.06, a -9 minuti dal ko previsto da regolamento.

Il campo poi ha premiato la volontà dei granata, capaci di ribaltare lo svantaggio nei dieci minuti finali di questo tanto atteso debutto – siamo arrivati ad un mese dallo start previsto prima del caos ripescaggi – nonché prima in assoluto contro i liguri. Gara che Maraia ha preparato apportando qualche variazione rispetto alla sconfitta di Piacenza. Il tecnico ha modificato il quintetto di centrocampo inserendo subito Serena (il sacrificato è stato Giuliani) e dando le fasce a destra a Calcagni e a sinistra a Magrini. In difesa con Borri ancora out via libera al terzetto del Garilli, davanti fiducia al duo Mannini-Pinzauti per regalare minuti insieme e affinare l’intesa. Ma i primi quarantacinque minuti non hanno prodotto neppure una conclusione nella porta ligure, con i granata che hanno faticato a superare l’ordinata retroguardia avversaria. Idem verrebbe da dire per gli ospiti, se non che proprio sul filo di sirena un’ingenuità di Fontanesi ha permesso a Martignago dal dischetto di fare bingo con il primo tiro della gara. Nella ripresa, mentre gli ultras della gradinata hanno ricevuto applausi per aver esposto uno striscione di solidarietà alle popolazioni colpite dall’incendio dei Monti Pisani, il Pontedera in campo ha esercitato una pressione continuata e crescente che gli ha permesso di ribaltare lo svantaggio nei dieci minuti finali conquistando una vittoria cercata, voluta e trovata. Meritatamente.

Stefano Lemmi