MICHELE BUFALINO
Sport

Giovanni Redi a testa alta: "Migliorerò ancora"

Il pugile pisano esce sconfitto dalla rivincita contro Davide De Lellis: "Sono sicuro di poter alzare il livello"

Giovanni Redi a testa alta: "Migliorerò ancora"

Giovanni Redi a testa alta: "Migliorerò ancora"

Giovanni Redi esce sconfitto, ma a testa alta, dalla rivincita contro Davide De Lellis, all’interno della rassegna "Fight Clubbing" dello scorso 4 maggio. Il pugile pisano, ex campione del Mondo di Muay Thai, si è battuto bene contro un De Lellis più giovane di 7 anni e già in odore di combattere per la cintura italiana e iridata dei Supermedi. La gara infatti si è risolta con un verdetto unanime, dopo le polemiche di un pareggio che non aveva accontentato nessuno, nel precedente match.

Redi, come riassumerebbe la sfida?

"E’ stato un match di grande boxe. Nessuno ha superato l’altro, molto equilibrato, e si è dovuto andare ai punti per assegnare la vittoria. Avevo il 30% di possibilità di vincere contro De Lellis, un pugile di 7 anni più giovane". Cosa non ha funzionato secondo lei?

"Dobbiamo migliorare ancora a livello di esperienza e di conseguenza, mi sento di dire ancora che dovrò disputare diversi incontri. De Lellis è di un livello più alto e gareggerà anche per il titolo italiano. Ritengo di aver fatto una bella figura".

Qual è il suo obiettivo adesso?

"Adesso penso solo a recuperare, non ho una data precisa, ma voglio tornare il prima possibile e organizzare un nuovo incontro, forse in un paio di mesi".

Cosa ha tratto da questo doppio confronto che ha fatto molto parlare?

"Credo che a volte si vince e a volte si impari. Ci sono state molte cose positive ma alcune non sono andate come volevamo. Siamo tornati sereni e con la voglia di migliorare ancora per le prossime sfide che ci aspettano nei prossimi mesi. Adesso a mente fredda faremo col mio staff le giuste valutazioni e azioni per alzare ancora il livello".

Pensa già ad un match a Pisa?

"Una cosa alla volta, ci sarà tempo per questo. Entro il 2024 lo organizzeremo, ma adesso devo fare alcuni ritocchi, ci lavoreremo sopra e il tempo ci darà ragione".

Ha fatto una bella figura per essere un pugile che viene da poche gare e con 35 anni di età. E’ servita la sua lunga esperienza nel Muay Thai?

"Sicuramente è servita, ma ancor di più è servito l’apporto della mia squadra. Prima di tutto quella tecnica, composta da Marcello Bartolomei, il mio maestro, quindi Riccardo Frendo, mio attuale preparatore tecnico, Davide Bianchi, il mio procuratore di pugilato e Angelo Zullo, mio preparatore atletico. Poi naturalmente gli sponsor con gli amici Nicola Tamburini, Francesco Martinelli, Federico Frediani, Maurizio Nardi, Giulio Amato, Silvio Gervasi e Gianni Bonadies. Senza di loro non sarebbe stato possibile mettere in piedi questa organizzazione".

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