Pd, la terza via di Nardella: "Avanti con le mie idee"

Maxi assemblea decisiva, ma è già pronto il piano B. Il sindaco di Firenze al bivio. Domenica iniziativa a Roma. Ottimi rapporti con Bonaccini: stima reciproca e ipotesi presidenza

Firenze, 21 novembre 2022 - E ora Dario che fa per la corsa al Nazareno? Nel vertice toscano del Pd se lo chiedono in pochi visto che esponenti e amministratori sono quasi tutti con Bonaccini. Ma lui, primo cittadino di Firenze e guida del fronte dei sindaci dem, guarda avanti e continua a dire che vuol mettere a disposizione del dibattito, quanto mai necessario in casa Pd, le sue idee e di chi lo sostiene. Se il supporto non c’è dal Pd toscano, Nardella sa che non manca dalla società civile e dal mondo della Chiesa, due ambiti che lui ha coltivato, giorno dopo giorno, in un rapporto di reciproca fiducia. E allora guarda avanti ma non troppo: il suo calendario si ferma a domenica prossima quando a Roma raduna il mondo che gli gira intorno sotto l’insegna «Idea Pd». Poi deciderà.

Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, con il suo libro
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, con il suo libro

Ma il piano B, che potrebbe diventare il piano A, è già pronto partendo dalla consapevolezza che i rapporti tra Nardella e Bonaccini sono ottimi, si dice dai due quartier generali, e che il governatore emiliano, candidato ufficiale al Nazareno, vorrebbe "il sindaco dei sindaci" vicino, se non proprio al suo fianco. Nardella presidente del Pd è il fulcro del piano B. Ciò che gli consentirebbe di avere peso dentro il nuovo vertice dem, ma anche le mani libere per chiudere la legislatura fiorentina, pensare al suo successore influenzando la scelta del centrosinistra e guardare alla candidatura per le Europee semmai da capolista nel Centro Italia (ambizione di molti). Ma non è detto che Nardella non giochi anche la carta della prima selezione verso le primarie mettendosi direttamente in gioco anche se molti dei suoi più vicini collaboratori politici glielo sconsigliano.

Nessuna possibilità invece di un’accoppiata con Elly Schlein. "Ho chiamato Stefano per fargli un sincero in bocca al lupo. Con la modifica allo statuto, è iniziato per tutto il Pd un percorso difficile ma avvincente. Qualunque leadership del nuovo Pd ha bisogno di idee forti" ha detto nel pomeriggio di ieri Nardella. Per le candidature "come sappiamo c’è il tempo per prendere le giuste decisioni". In questi giorni "con Stefano come con gli altri protagonisti politici di questo congresso c’è un dialogo aperto e costruttivo".

"Noi - ha aggiunto Nardella - vogliamo essere protagonisti di questo congresso a partire dai contenuti e lavoriamo perché domenica a Roma ci sia un bel confronto sulle idee". Si registrano molte adesioni "qualificate" all’iniziativa "Idea Pd" (alle 11 al Cinema Quattro Fontane), "tra cui il movimento Volt Italia e quello Italia in Comune che conta numerosi amministratori. Avremo un bel confronto con forze trasversali e civiche perché tutti dobbiamo mettere davanti l’interesse della casa comune del Pd ed evitare che il congresso diventi un semplice scontro personale. C’è bisogno di politica e di idee".

Sullo sfondo nemmeno troppo lontano c’è anche il congresso regionale Pd che si deve tenere in Toscana dopo essere stato posticipato. Tanti i nomi in ballo a partire dalla ricandidatura di Simona Bonafè (attuale segretaria che ha già sottolineato l’appoggio a Bonaccini). Poi in prima fila la sindaca di Empoli Brenda Barnini, l’ex senatrice Caterina Bini, il sindaco di Prato Matteo Biffoni, l’ex capogruppo al Senato Andrea Marcucci (che ieri ha plaudito alla scesa in campo del governatore emiliano).