Fidanzamento tra dem, grillini e Leu ma nel Pd è rottura al vertice

In Toscana Italia Viva all'attacco: "Pd, chiarisci le idee". Bonafè-Fabiani, non c'è intesa dopo le polemiche

Pd, cresce il dibattito ma è scontro la vertice

Pd, cresce il dibattito ma è scontro la vertice

Firenze, 22 febbraio 2021 - Prove di alleanza in Toscana tra Pd, Leu e Movimento 5 Stelle? Dal Nazareno premono, ma la maggioranza nata dal programma che ha portato alla vittoria Eugenio Giani è composta da dem e Italia Viva (con la Sinistra in giunta). E allora? Il nodo della riforma dello statuto per nominare nove assessore e due sottosegretari può diventare dirimente visto che per il partito di Renzi «non è la priorità» mentre il Pd è diviso, incrociando il caso con la crisi tra segretaria Bonafè e il suo vice zingarettiano Fabiani (stasera riunione della direzione). Di certo Italia Viva non vuol essere messo all’angolo: «Il Pd mi sembra debba chiarirsi le idee sulla direzione politica che vuole percorrere - sottolinea il deputato fiorentino di Italia Viva Gabriele Toccafondi - riformisti o massimalisti. Tirare in ballo Italia Viva mi pare un diversivo per non affrontare i nodi politici. Il Pd come può sostenere un’azione, un programma, un governo regionale con chi solo quattro mesi fa aveva altri candidati, altri programmi, altre idee? Le dichiarazioni della capogruppo dei 5 Stelle in regione che La Nazione ha riportato (no al nono assessore e a i sottosegretari) mi sembra siano la risposta migliore ad una parte del Pd». 

Aperture da sinistra alla triplice ’contiana’ Pd-Leu-M 5s: «In Toscana ci impegniamo a percorrere questa strada pur con le difficoltà inevitabili per le contraddizioni aperte all’interno dei nostri interlocutori - dice Simone Bartoli, segretario regionale di Articolo Uno - Siamo convinti che questa alleanza rappresenti una scelta vincente. Occorre lavorare per perseguirla». Bartoli chiede che «si separino la discussione sulla prospettiva politica da quella sulla riforma dello Statuto regionale e sull’allargamento della giunta». Si discuta «della nomina di un nuovo assessore solo a partire dalle necessità effettive del governo regionale». «Con franchezza diciamo al momento queste necessità non le vediamo. Se il presidente Giani ritiene invece che sia una priorità della Toscana, riunisca la maggioranza che lo sostiene e spieghi le sue motivazioni». Intanto sul fronte interno del partito democratico toscano, a poche ore dalla riunione della direzione, pare non eserci intesa per la ricomposizione del dissidio al vertice e quindi si va ad una rottura totale tra zingarettiani e fedelissimi alla segretaria Bonafè (che sono maggioranza nel partito dem toscano).