Un ’open day’ a Montagnana

Appuntamento sabat per quanti voglion provare ad avvicinarsi a questa disciplina

L’Hockey Club Pistoia del trio Fedi (presidente), Gori (vice presidente) e Malvaso (dirigente) riparte dai giovani: un Open Day, gratuito e aperto a ragazzi e ragazze, per provare a cimentarsi con l’hockey su prato, e un torneo per gli atleti under 14 e 16 della società. Sabato nello splendido impianto di Montagnana, giovani e giovanissimi, classi d’età 2009-2014, di Pistoia e provincia (ma non solo) potranno sperimentare la disciplina sportiva dalle ore 17 alle 19. "Chi avesse voglia di conoscere questo meraviglioso sport può farlo liberamente, senza vincoli o condizioni – sostiene Roberto Natali, coordinatore del vivaio –. La partecipazione è gratuita; sono assicurate le condizioni di sicurezza grazie ai protocolli anti-Covid che la società adotta già dai primi giorni del mese di giugno; sarà sufficiente presentarsi in abbigliamento sportivo perché il materiale ah hoc sarà messo a disposizione dal sodalizio". Intanto è ricominciata l’attività agonistica, anche se ufficiosa: le prime a iniziare sono state le squadre del settore giovanile, che stanno partecipando a un torneo, per categorie under 14 e 16 maschili e femminili, organizzato nelle Marche dall’Hockey Potenza Picena e dall’Hockey Macerata, due club prestigiosi.

"In questa stagione l’attività giovanile sarà prioritaria – afferma ancora Natali –: i più giovani hanno risentito moltissimo del lockdown, con inevitabili dannose conseguenze, per cui ci impegneremo anche più degli anni passati per sostenere questo settore. Ecco perché abbiamo accettato l’invito giunto dalle Marche, che ci ha permesso di far scendere in campo, oltre alle formazioni maschili, un’Under 16 mista ragazziragazze. In questo modo le ragazze si sono rimesse in moto, in attesa di conoscere le decisioni della Federazione per il gentil sesso. Abbiamo notato subito la coesione tra atleti e atlete e tra questi, dirigenti e familiari al seguito. I ragazzi hanno socializzato con coetanei marchigiani, laziali, liguri, veneti e piemontesi. Ce n’era davvero bisogno".

Gianluca Barni