Il Derby del Montalbano finisce senza vincitori

Ai "Giardinetti" si è vista una bella e combattuta partita: entrambe le squadre avrebbero potuto spuntarla. Ecco perchè in fondo il risultato è stato giusto

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LAMPO: Lavorini, Lazzari, Monti (77 Mangoni), Salerno, Fontanelli, Zoppi, Lunardi, Trouche, Nalli(57 Cerri), Sabatini, Ponziani (65 Mazzanti). Allenatore Gianluigi Sarti.

LARCIANESE: Carapezza, Volpi, G.Magini, Varriale, Pinto, Porciani, Carli (46 Carnevale), Massaro, Bourezza, Bastogi, Guarisa ( al 17 L.Magini). Allenatore Marco Benesperi.

Arbitro: Cremonini della sezione di Pisa.

Marcatori: 36 Salerno(r), 73 Bastogi.

LAMPORECCHIO – Alla fine di una bella e combattuta partita il risultato di parità è giusto. Entrambe le formazioni avrebbero meritato di vincere. La Lampo ha giocato un primo tempo straordinario. A favore di vento la squadra di mister Sarti ha segnato la rete del vantaggio e ha colpito per ben tre volte il palo a portiere battuto. Nella ripresa, soprattutto dopo il gol del pareggio di Bastogi, arrivato al 73, gli ospiti hanno assalito la difesa avversaria, andando più volte vicino alla rete della vittoria. Quasi sempre è mancato il tocco decisivo, la fortuna per concretizzare le occasioni in rete. La cronaca: al 17 per infortunio è costretto ad uscire Guarisa. A 33 una penetrante azione condotta da Sabatini, si conclude con la palla che colpisce il palo interno. Al 35 rigore per la Lampo, per un intervento falloso del portiere Carapezza, in uscita su Ponziani. Il penalty viene trasformato da Salerno. Al 38 la Lampo ha una doppia occasione per raddoppiare, ma in entrambe le volte le conclusioni di Monti finiscono sul palo. Nella ripresa, la Larcianese prende decisamente le redini del gioco in mano. La Lampo ha un calo e la formazione viola, stavolta a favore di vento, colleziona una serie di occasioni da rete. L’ottimo Lavorini, dopo diversi ottimi interventi a difesa della sua porta, non può fare niente su una bellissima conclusione di Bastogi, con la palla che si infila all’incrocio dei pali.

Massimo Mancini